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Quarto, padre e figlio scomparsi: due anni fa la prima fuga. L’appello della compagna: “È uscito senza soldi, qualcuno lo aiuta”

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Il padre sparito con il figlio - Foto di Cronaca Flegrea

Padre e figlio scomparsi da Quarto: ci sarebbero dei precedenti, secondo quanto riportato dal Mattino, l’uomo infatti due anni prima avrebbe già tentato la fuga. L’appello della compagna: “È uscito senza soldi, qualcuno lo aiuta”.

Quarto, padre e figlio scomparsi: due anni fa la prima fuga

Due squilli al telefono: dall’altra parte qualcuno risponde, ma non dice nulla. Per tutta la giornata di ieri, Monica ha cercato di contattare il compagno Salvatore Carandente, un piccolo imprenditore edile, scomparso da otto giorni insieme al figlio Vincenzo, di 11 anni. Una delle due SIM a lui intestate è attiva; il telefono squilla, ma poi tace. L’uomo, agli arresti domiciliari per una condanna per truffa, dopo aver aggredito Monica le ha rubato lo smartphone e le chiavi della sua Audi A1. Ora si è rifugiato da qualche parte con il bambino. Le ricerche proseguono dopo la denuncia presentata mercoledì scorso ai carabinieri della stazione di Pietramelara, dove la coppia vive con i loro tre figli di 7, 10 e 11 anni. Proprio il figlio maggiore ha seguito il padre, e anche il suo smartphone risulta spento, come quello della madre.

Le ricerche

Ieri i militari hanno perlustrato la zona del casertano, visitando anche un’azienda con cui il 43enne aveva collaborato. Si stanno cercando indizi del suo passaggio in vari luoghi, come bar, supermercati e alberghi della provincia, oltre a possibili complici che potrebbero offrirgli ospitalità. Si sta inoltre lavorando per rintracciare i dispositivi che l’uomo potrebbe avere con sé. «Qualcuno lo sta aiutando; è partito senza soldi e senza vestiti, né per lui né per mio figlio. Non lavorava da due mesi e stavamo tirando avanti grazie alla pensione che ricevo per una malattia che ho da quando ero piccola», racconta la compagna Monica Tabacchino, 37 anni, rimasta a casa con gli altri due figli piccoli. Lunedì scorso, dopo l’ennesima crisi di gelosia, Salvatore l’ha colpita e l’ha spinta a terra, ferendola a un braccio. «Sono rinchiusa in casa, ha preso le chiavi della mia auto e ha preso in prestito la macchina di un amico, una Fiat Evo. Con quella se n’è andato insieme a mio figlio», racconta la donna.

Le tensioni

Si presta particolare attenzione anche a Quarto, dove risiedono i genitori e la sorella di Salvatore, nonostante i rapporti tra le parti si siano deteriorati nel tempo. «Non aveva più contatti con loro; forse a Quarto avrà incontrato qualche amico che lo sta aiutando», spiega la donna, che due anni fa aveva già vissuto una situazione simile. In quell’occasione, secondo il racconto della compagna, Salvatore, dopo una violenta lite, aveva portato via da casa i loro tre figli, nascondendoli per alcuni giorni in un agriturismo a Teano. Anche in quel caso, la gelosia dell’uomo nei confronti della compagna aveva scatenato la reazione. «Avevo una relazione con un mio ex fidanzato che incontravo in ospedale, dato che entrambi seguivamo le stesse terapie – racconta la donna -. Quando scoprì che stavo per rivolgermi ai carabinieri, mi colpì con un pugno in faccia. Decisi di denunciarlo, ma poco dopo ritirai la denuncia per il bene dei bambini. Lui si presentava davanti alla mia porta ogni giorno, poi fu accolto dai miei genitori e, a quel punto, mi sentii costretta a tornare con lui».

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