È terminata l’autopsia sul corpo della 15enne che si è impiccata a Enna dopo una lite con alcune compagne di classe. Il medico legale ha fatto sapere che per il momento restano aperte tutte le ipotesi.
Quindicenne si impicca a Enna, terminata l’autopsia: “Restano aperte tutte le ipotesi”
Sono terminati gli accertamenti autoptici sul corpo della 15enne che si è tolta la vita a Enna dopo un litigio con le compagne di scuola. I funerali della ragazza erano stati inizialmente programmati per il 9 novembre scorso, ma la salma era stata poi sequestrata per consentire l’esecuzione dell’autopsia. L’esame è stato particolarmente lungo e complesso, con una serie di indagini approfondite e l’acquisizione di numerosi dati.
Il medico legale nominato dalla famiglia dalla ragazza, il dr. Giuseppe Bulla, ha fatto sapere che per il momento non si esclude alcuna ipotesi. “Abbiamo spunti interessanti, ma da soli non sono sufficienti a confermare o escludere alcunché – ha affermato –. Per il momento non possiamo trarre alcuna conclusione: gli approfondimenti da fare sono delicati e ci serve acquisire altri dettagli”. Sul caso indaga per istigazione al suicidio la procura dei minori di Caltanissetta. “I consulenti dei pm si sono presi 90 giorni per il deposito della relazione”, ha aggiunto.
Le indagini
L’autopsia è iniziata nella giornata di oggi, mercoledì 13 novembre, intorno alle 14.30. L’adolescente è stata trovata impiccata dopo essere uscita prima da scuola in seguito a una lite con alcune compagne di classe. Secondo quanto sta emergendo dalle indagini, la 15enne sarebbe stata affrontata da un’altra coetanea durante l’intervallo: quest’ultima l’accusava di aver avuto un flirt con il suo ex fidanzato.
A quel punto sarebbero volati insulti pesanti ripresi anche dalla telecamera di un cellulare di uno degli studenti. Durante la lite, la ragazzina avrebbe appreso di alcune sue fotografie intime diffuse sulle chat dei compagni di scuola. Subito dopo la discussione, avrebbe chiesto di tornare a casa prima, sostenendo di aver accusato un malore. Lo stesso avrebbe fatto l’adolescente con la quale la 15enne aveva discusso poco prima del suicidio.