Vittorio Sgarbi ha messo la parola fine sull’operazione per portare Silvio Berlusconi al Quirinale. “Berlusconi ieri era abbastanza triste. Ci devono essere delle inquietudini di natura psicologica, non degli elettori, ma nel candidato, perché è rimasto a Milano – dice il deputato a Un giorno da Pecora, su Rai Radio 1 -. Sgarbi in queste settimane ha affiancato il leader di Forza Italia nelle trattative per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica.
Quirinale: Sgarbi “va cercato altro nome”
“Credo che questa, come dire, pausa dipenda dal fatto che starà pensando se c’è una via d’uscita onorevole, con un nome che sia gradito a lui, forse Mattarella“. L’operazione, aggiunge il critico d’arte, “si è fermata oggettivamente”. Il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti aveva messo in chiaro che Berlusconi dovesse fare i “suoi incontri e i suoi conti” per capire se ci fossero i numeri a suo favore prima di lunedì, giorno del primo scrutinio, altrimenti la Lega avrebbe avanzato una “proposta condivisa“.
“Berlusconi preferirebbe il Mattarella bis”
Sottolineando poi che Berlusconi “preferisce Mattarella, Draghi proprio non lo preferisce“. Il critico d’arte ha quindi proseguito: “Sin dall’inizio gli ho detto di dire il nome di Draghi così li metteva nell’angolo. Se fossi in lui già oggi direi ‘cerchiamo un altro nome’. Se ha capacità di autotutela, entro domani decide di cercare un nome nuovo“. S
garbi si è quindi detto favorevole a una salita al Colle da parte dell’attuale presidente del Consiglio, ma questa convinzione non sarebbe condivisa con Berlusconi. Che avrebbe quindi intenzione di far virare i suoi voti a sostegno di Mattarella: “Se 450 votassero Mattarella, diventa una massa piuttosto inquietante, a quel punto lo votano i Cinque Stelle. Tu dai per primo un nome su cui trascini gli altri, questo è vincere le elezioni: cioè, alla prima votazione votare Mattarella..“.
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