Cronaca

Alessia Piperno detenuta politica dopo il blitz in Kurdistan, ora è nel carcere dei dissidenti

Emergono nuovi dettagli su Alessia Piperno, la ragazza italiana di 30 anni arrestata in Iran una settimana fa. La 30enne potrebbe trovarsi ora in una cella del carcere di Evin, tra i prigionieri politici. In un luogo che è diventato il drammatico capolinea di un viaggio che non avrebbe mai immaginato potesse interrompersi così. Negli ultimi giorni prima dell’arresto, la sua permanenza nel Paese è diventata difficile.

Ragazza arrestata in Iran, ora è nel carcere dei dissidenti

Lo ha raccontato sui social, come era solita fare durante ogni spostamento, libera nel pensiero e nelle azioni. I suoi post potrebbero non essere passati inosservati, così come quella tappa del viaggio nel Kurdistan, proprio qualche giorno prima di essere fermata dalle forze di sicurezza. Nelle zone dove viveva Mahsa Amini, la ragazza uccisa dalla “polizia morale” perché indossava il velo in maniera scorretta. E da dove è partita la protesta che ora sta coinvolgendo università e scuole in maniera sempre più massiccia.

La trattativa

La trattativa per farla liberare è complicata e i percorsi seguiti dall’Italia sono diversi: almeno quattro le strade aperte, da quella diplomatica a quella umanitaria. C’è il rischio, però, che più giorni passano più la situazione diventi difficile. Teheran, infatti, starebbe puntando a politicizzare la vicenda. Da quando Alessia è stata arrestata, il 28 settembre, altri otto europei sono finiti nelle carceri iraniane.

Mentre la guida suprema del Paese, al Khamenei accusava gli Usa e l’Occidente di “pilotare la protesta”. Contestare alla giovane romana la presenza alle manifestazioni, così come è indicato nella nota del ministero dell’Informazione, potrebbe aggravare la sua posizione.

Alessia Piperno