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La famiglia della ragazza che ha denunciato Ciro Grillo per violenza sessuale: “Il video gira come se fosse un trofeo”

La famiglia della ragazza violentata dal branco di cui faceva parte Ciro Grillo parla di fango e dolore. “Come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo” “frammenti di un video condivisi tra amici” ma allo stesso tempo massima “fiducia nella giustizia”.

Ragazza violentata dal branco di Ciro Grillo, lo sfogo della famiglia

“Non è facile rimanere in silenzio davanti alle falsità che si continuano a scrivere e a dire sul conto di nostra figlia, aggiungendo dolore al dolore: il nostro e il suo. D’altro canto, sarebbe fin troppo facile smentirle sulla base di numerosi atti processuali che sconfessano certe arbitrarie ricostruzioni e che, per  ovvie  ragioni, non  possono  essere  resi  pubblici” scrive la famiglia che prosegue: “Abbiamo appreso,  inoltre,  che  frammenti (frammenti!) di video intimi vengono condivisi tra amici, come se il corpo di nostra figlia fosse un trofeo: qualcosa che ci riporta a un passato barbaro che speravamo sepolto insieme alle clave”. 

Fiducia nella giustizia

“Confidiamo nel fatto che tutto questo fango sarà spazzato via facendo emergere la verità. In ogni caso, la fiducia nella giustizia e il rispetto per le istituzioni. Abbiamo conferito mandato  al  nostro  legale  di  agire  in  sede  giudiziaria  contro  tutti  coloro  che  a  qualsiasi  titolo partecipano e parteciperanno a questo deplorevole tiro al bersaglio” concludono.

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