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Caldo in Giappone, ragazzina muore mentre torna da scuola in bici

Una ragazzina di 13 anni, in Giappone, è morta mentre tornava da scuola in bicicletta a causa del caldo torrido. Anche in Asia il caldo torrido sta mietendo numerose vittime.

Caldo in Giappone, ragazzina muore mentre torna da scuola in bici

La settimana scorsa in Giappone, una ragazza di 13 anni è stata trovata priva di sensi su un marciapiede mentre stava tornando a casa in bicicletta da un club scolastico. Trasportata d’urgenza in ospedale, purtroppo è deceduta a causa di quello che le autorità ritengono essere un colpo di calore, come riportato dal media giapponese Mainichi. La scuola aveva sospeso le riunioni del club con un’ora di anticipo a causa delle preoccupazioni per il caldo sostenendo che gli studenti si erano presi delle pause “ogni 20-25 minuti per reidratarsi”, ha riferito Mainichi.

A Tokyo una coppia di anziani è stata trovata morta nella loro casa da un operatore sanitario, portando a tre il bilancio delle vittime da venerdì scorso. Anche in questo caso la polizia ha ritenuto che le morti fossero dipese da un colpo di calore. La temperatura in città aveva raggiunto i 35,7°C e l’aria condizionata non era accesa.

I provvedimenti del governo nipponico

Il governo giapponese ha fissato l’obiettivo di dimezzare il numero di morti legate al caldo entro il 2030. Le statistiche del ministero della salute riportate dal Japan Times mostrano purtroppo che il numero di decessi correlati al colpo di calore è aumentato da una media di 201 persone all’anno tra il 1995 e il 1999, a una media di 1295 dal 2018 al 2022. Quasi il 90% delle vittime ha più di 65 anni. Le persone più anziane sono quindi le più vulnerabili alle ondate di caldo, in un Paese che risulta secondo al mondo per il numero di persone di età pari o superiore a 65 anni. Una situazione non dissimile da quella della Corea del Sud, dove entro il 2050 il 44% della popolazione potrebbe avere più di 65 anni.

Il Paese nipponico ha rivisto la sua legge sull’adattamento ai cambiamenti climatici per introdurre un “avviso speciale di colpo di calore”, sulla base di una misurazione chiamata indice di “temperatura del globo a bulbo umido”. Quando il calore e l’umidità si combinano il sudore non evapora. Questa circostanza limita la capacità del corpo di raffreddarsi. L’indice della temperatura a bulbo umido (Wbt) utilizza sia il calore che l’umidità per indicare il livello di pericolosità di un’ondata di caldo. La soglia di rischio stabilita al momento è considerata di 35°C, che equivale a una temperatura dell’aria di 40°C e a un’umidità relativa del 75%, ma la soglia può essere inferiore .

La situazione climatica in Asia

Anche in Asia le temperature anomale ed elevatissime di questo periodo mietono vittime. Dodici persone sono morte per cause legate al caldo in Corea del Sud. In Giappone una ragazza di 13 anni è morta per un colpo di calore mentre tornava da un club scolastico. Secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, almeno cinque persone tra coloro che sono morti durante il fine settimana erano agricoltori. Tra le vittime almeno sette avevano più di 70 anni, compresi alcuni sulla novantina. Gran parte del Paese è stata colpita da un’ondata di caldo con temperature che hanno superato i 35°C. Anche la settimana scorsa, si ritiene che tre persone siano morte per cause legate al caldo.

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