Un ragazzo 22enne afroamericano è morto nel suo appartamento di Minneapolis ucciso da due poliziotti che avevano fatto irruzione per una perquisizione in una indagine per omicidio.
Ragazzo morto a Minneapolis
Nelle immagini riprese dalle bodycam degli agenti si vedono gli agenti che entrano urlando “Polizia, perquisizione!” e sparano a sangue freddo a un uomo che si trova a letto sotto le coperte e pare avere una pistola in mano. Il 22enne, che si chiamava Amir Locke, non era l’obiettivo della perquisizione e il suo nome non compariva nel mandato.
La perquisizione
Gli avvocati della famiglia dell’uomo affermano che era in possesso legale della sua arma da fuoco. Un’avvocata per i diritti civili, Nekima Levy Armstrong, riferisce che la famiglia le ha raccontato che Locke non viveva nell’appartamento del blitz, dunque la polizia non stava cercando lui. Per i genitori quella della polizia è stata “un’esecuzione”.