Il rapper Shiva torna sui social dopo l’arresto. Il cantante è stato detenuto con l’accusa di tentato omicidio per aver sparato alle gambe due giovani del gruppo di Rondo da Sosa. Attualmente si trova agli arresti domiciliari. Sul suo profilo Instagram ha pubblicato una foto con il figlio: “Finalmente ho potuto riabbracciare mio figlio”.
Il rapper Shiva torna sui social dopo l’arresto
Dopo l’arresto il rapper Shiva ha pubblicato sui social network una foto insieme al figlio, annunciando l’uscita del suo nuovo album, “Milano Angels”. Il 24enne, il cui vero nome è Andrea Arrigoni, si trova attualmente agli arresti domiciliari e sarà processato con il rito abbreviato dal Tribunale di Milano per una sparatoria avvenuta nell’estate del 2023. Shiva è accusato di tentato omicidio e detenzione di arma da fuoco dopo aver sparato a due ragazzi che avrebbero tentato di aggredirlo nel piazzale della sua casa discografica a Settimo Milanese.
“Questa foto è stata scattata il giorno in cui sono tornato a casa. Finalmente ho potuto riabbracciare mio figlio, Dio mi ha dato una seconda chance, spero che la mia storia diventi esempio per me e un insegnamento per tutti“, ha scritto sotto la foto pubblicata, in cui tiene in braccio il piccolo Draco, avuto dalla compagna Laura Maisano. Il figlio è nato a novembre e a causa dell’arresto non era riuscito ad essere presente al lieto evento. Alla fine del post ha anche annunciato l’uscita del suo prossimo album, “Milano Angels”.
Il rapper Shiva coinvolto in una sparatoria fu arrestato lo scorso ottobre
Il rapper è stato arrestato nell’ottobre del 2023 ed è rimasto nel carcere di San Vittore di Milano fino al febbraio scorso, quando gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. In quella sparatoria in via Cusago rimasero feriti alle gambe due giovani del gruppo di Rondo da Sosa . Avevano aggredito il rapper 24enne Andrea Arrigoni e i suoi amici per vendicarsi di un video social. Per quell’episodio, giovedì 26 ottobre il cantante è stato arrestato per tentato omicidio. Gli investigatori contestarono al rapper anche porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose.
