Il virus West Nile ha stroncato la vita di un ravennate, Roberto Ronconi, 78enne di Russi, morto nella notte tra lunedì e martedì. Appassionato fotografo, Ronconi aveva cominciato ad accusare i primi sintomi a metà del mese di luglio: una generica febbre che il medico di medicina generale aveva scambiato per influenza.
Punto da una zanzara, muore dopo 20 giorni di agonia
Poi l’attacco di convulsioni e vomito e il ricovero in Terapia intensiva nel Bellunese dove si era recato in vacanza pensando ad un malanno passeggero. Al momento del ricovero le analisi approfondite avevano rilevato l’origine dell’infezione identificata nel virus del West Nile, trasmesso dalla puntura di una zanzara.
Si tratta della seconda vittima del virus in Emilia-Romagna: 10 giorni era morto un uomo di 89 anni che aveva contratto il virus a Carpi (Modena). Nella pianura padana il patogeno è diffuso in maniera endemica. Tuttavia nell’80% dei casi la malattia è asintomatica, mentre in un altro 15% non è più grave di un’influenza: gli interventi di disinfestazione scattano, secondo il piano d’intervento sanitario, di fronte a un minimo di 30 pazienti con forme neuroinvasive in 500 chilometri quadrati, considerati la punta dell’iceberg di un grande contagio.