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Da oggi per poter scrivere una recensione online sarà necessario rivelare la propria identità: cosa prevede il nuovo disegno di legge

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Foto di repertorio

Da oggi per poter scrivere recensioni online sarà necessario rivelare la propria identità: cosa prevede il disegno di legge dedicato alle Piccole e Medie Imprese (PMI). Le disposizioni del nuovo disegno di legge mirano, in sintesi, a inasprire le normative riguardanti le recensioni.

Recensioni online, cosa prevede il nuovo disegno di legge

Il 23 dicembre, durante la riunione del Consiglio dei Ministri, è stato presentato un disegno di legge dedicato alle Piccole e Medie Imprese (PMI). Tra i vari punti trattati nel documento, si trovano anche alcune disposizioni che regolamentano le recensioni online, ovvero i commenti lasciati sulle piattaforme dopo aver provato un ristorante o un servizio. Come indicato nell’ordine del giorno, questo tema era solo uno dei tanti aspetti trattati, insieme ad altre questioni, in particolare di natura fiscale, relative alle PMI.

Ormai è diventato un’abitudine consolidata. Ogni volta che facciamo un acquisto online o scegliamo un ristorante, ci soffermiamo sulle recensioni. Possiamo limitarci a osservare il punteggio rappresentato dalle stelle o esaminare le ultime opinioni degli utenti. Le stime sull’impatto delle recensioni sul fatturato variano notevolmente, ma secondo le dichiarazioni del Centro Studi Fipe-Confcommercio riportate dal Sole 24 Ore, si stima che incidano per circa il 30% nei locali privi di una clientela fidelizzata. In generale, il 65% dei consumatori considera le recensioni un criterio fondamentale nella propria scelta.

Le disposizioni mirano ad inasprire le normative

Le disposizioni del nuovo disegno di legge mirano, in sintesi, a inasprire le normative riguardanti le recensioni. Secondo SkyTG24, l’obiettivo principale è quello di combattere il fenomeno delle recensioni false, sia quelle positive che quelle negative. Ciò include sia le recensioni acquistate per migliorare la visibilità di un locale o di un servizio nelle ricerche su Google, sia quelle scritte per motivi di vendetta o come parte di campagne di diffamazione.

Secondo quanto riportato dai media, le nuove normative stabiliscono che l’autenticità di una recensione debba essere verificata attraverso tre elementi: l’identificazione dell’utente, la dimostrazione di aver utilizzato un prodotto o di aver beneficiato di un servizio (ad esempio, tramite uno scontrino) e il rispetto di un limite temporale di 15 giorni. Tra le disposizioni è previsto anche il diritto all’oblio, che consente di richiedere la rimozione delle recensioni più datate di un anno.

L’intento di queste norme è quello di regolamentare le recensioni online. Nonostante ci siano alcuni dubbi riguardo all’identificazione degli utenti, poiché l’anonimato può rappresentare una forma di protezione, il problema è evidente. Le principali piattaforme di recensioni sono collegate a servizi esteri. Resta da vedere come e, soprattutto, in quali tempi queste piattaforme adotteranno le nuove normative.

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