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Reddito di Cittadinanza, scatta l’assegno di Supporto da 350 euro

Una piccola soluzione tampone per chi perderà il Reddito di Cittadinanza: si tratta di un contributo da 350 euro al mese: si tratta del cosiddetto assegno di Supporto alla formazione e al lavoro. Il contributo verrà erogato per un massimo di dodici mesi per chi si iscrive ai corsi di formazione.

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L’assegno verrà istituito dal primo gennaio 2024, come misura di contrasto alla povertà, fragilità ed esclusione sociale delle fasce deboli di popolazione, tramite l’attivazione di percorsi di inserimento sociale, formazione, lavoro e politiche attive del lavoro. Il contributo economico spetta a tutti i nuclei familiari caratterizzati dalla presenza di persone con disabilità, minori, over 60 o componenti in condizione di svantaggio, inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari.

L’importo dell’assegno integra il reddito familiare fino alla soglia di 6mila euro annui moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza e il beneficio è erogato per massimo 18 mesi, rinnovabili, per periodi ulteriori di 12 mesi previa sospensione di un mese. L’Assegno di inclusione deve essere richiesto telematicamente all’INPS o presso i CAF che sottoscriveranno apposita convenzione con l’INPS o presso i Patronati.

Il Supporto per la formazione e il lavoro

Si tratta di uno strumento attivo dal primo settembre 2023 e utilizzabile da parte di tutti i componenti tra i 18 e i 59 anni dei nuclei familiari con ISEE non superiore a 6mila euro (non aventi i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione). Può essere utilizzato anche da componenti dei nuclei che percepiscono l’Assegno in particolari condizioni. Consiste nella partecipazione a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento, accompagnamento al lavoro e politiche attive del lavoro.

La richiesta di accesso allo strumento deve avvenire telematicamente tramite la medesima piattaforma attivata per l’Assegno di inclusione. In seguito il richiedente viene convocato dai servizi per il lavoro per sottoscrivere un patto di servizio personalizzato e potrà così ricevere offerte di lavoro o inserirsi autonomamente in percorsi di formazione. L’interessato riceve inoltre 350 euro mensili, per un massimo di 12 mesi, per il periodo di partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate.

I controlli

Con l’obiettivo di garantire a tutti cittadini un corretto utilizzo di queste nuove azioni a favore di inclusione sociale e accesso al mondo del lavoro sono previsti controlli coordinati tra Ispettorato Nazionale del Lavoro e Carabinieri. Inoltre l’Ispettorato avrà accesso a tutte le banche dati INPS. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali adotterà prontamente un piano triennale di contrasto all’irregolare percezione delle misure.

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