E poi casa a Monza, e altri tre immobili in Lombardia tra Lecco, Gallarate, e il paesino di Golasecca, nel varesotto. Nonostante questa situazione, percepivano tutti e tre il reddito di cittadinanza, a partire dal 2019, nell’ordine di circa 400 euro mensili a testa.
Reddito di cittadinanza a famiglia con quattro case e 28 veicoli: il caso
È uno dei casi, il più eclatante, scoperto dai carabinieri di Monza che hanno scoperto e denunciato 30 persone residenti a Monza con l’accusa di aver beneficiato abusivamente del reddito di cittadinanza. Lo ha riferito in una nota l’Arma, spiegando che dal settembre scorso, i militari hanno svolto indagini patrimoniali sui redditi di 300 percettori del sussidio e dei rispettivi nuclei familiari, oltre che su cittadinanza, soggiorno, certificati dei carichi pendenti e condanne, incrociando i dati con la documentazione fornita dall’Inps di Monza (Dsu e Isee). Requisiti necessari che i soggetti denunciati avevano alterato.
I controlli
Secondo quanto reso noto dai militari, numerosi sono stati i casi nei quali i genitori “dichiaravano falsamente figli a carico, oppure omettevano di riferire sui redditi percepiti dai propri congiunti, in modo da alterare i parametri Isee”. Frequente era inoltre “il ricorso a false attestazioni di ‘nullatenenza’, laddove, dalle verifiche dei militari, i percettori e i familiari risultavano proprietari di beni durevoli ed anche immobili”, come nel caso di un intero nucleo familiare “in cui ogni componente percepiva il reddito di cittadinanza, malgrado fossero proprietari di immobili, alcuni anche fuori dalla provincia di Monza”.