Arrivano le regole per la riapertura di palestre e piscine. Una serie di norme stilata dal Comitato Tecnico Scientifico su proposta del Ministero dello Sport. L’obiettivo è quello di una graduale riapertura con regole ben definite per evitare un nuovo aumento di contagi.
Il protocollo sarà applicato dal 6 marzo ma l’ultima decisione in merito spetterà al nuovo governo. Si ripartirà dagli sport individuali, per poi passare a quelli di squadra e infine a quelli di contatto, dove il rischio di diffusione del Covid è decisamente maggiore.
Quando riaprono palestre e piscine? Ecco le regole per la riapertura
Nel documento presentato dal Ministero dello Sport, si fa riferimento alle differenze tra le fasce di colore. Per le regioni in fascia arancione è previsto che “oltre alle attività consentite nelle aree zona rossa siano consentite nelle palestre, piscine e tensostrutture le attività sportive di base individuali, anche acquatiche, e le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto; sono inoltre consentiti gli allenamenti per le attività sportive di contatto e per gli sport di squadra esclusivamente se svolti in forma individuale, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento. Consentite le attività sportive e di danza indirizzata ai bambini in età scolare, in coerenza con l’apertura delle scuole”.
In zona gialla, “oltre alle attività consentite nelle aree zona rossa e zona arancione, sono consentiti gli allenamenti per gli sport di contatto e di squadra dilettantistico e di base”.
Le distanze in palestra
Inizialmente saranno permesse soltanto lezioni individuali mantenendo la distanze tra le persone a 2 metri. “È obbligatoria la pulizia delle aree di contatto di ciascun attrezzo dopo ogni utilizzo da parte dell’utente con opportuno prodotto. Attrezzi e materiali devono essere sempre sanificati”.
Inoltre bisognerà “utilizzare ove possibile, tappetini propri, o se di uso collettivo è obbligatorio igienizzarli prima e dopo la sessione di allenamento”. Negli spogliatoi non si potranno lascare “indumenti indossati per l’attività fisica, ma bisogna riporli in zaini o borse personali”. Una volta tornati a casa “è consigliato lavarli separatamente dagli altri indumenti”.
Resterà vietato fare la doccia in palestre così come sarà obbligatorio indossare la mascherina per gli operatori. Il numero di dispenser e la quantità di gel disinfettante da mettere a disposizione “va calibrato non solo in base alla superficie ma anche in funzione del numero di potenziali utenti che potrebbero utilizzarlo”.
I 10 metri di piscina
Per quanto concerne le piscine, chi nuota dovrà avere a disposizione 10 metri quadri. Per gli spogliatoi valgono le stesse regole previste per le palestre. Anche in questo caso mascherina obbligatoria per allenatori ed atleti fuori dalla vasca.