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Nuovo dpcm: no a calcetto e volley, sì a tennis e palestra | IL DPCM INTEGRALE

Firmato e pubblicato il nuovo dpcm di ottobre per l’emergenza coronavirus. Una serie di regole che riguardano la vita quotidiana, atte a contenere i contagi da Covid-19, in risalita in molte Regioni d’Italia, in particolar modo Lombardia Campania.
Le nuove regole riguardano l’utilizzo delle mascherine, lo stop agli sport amatoriali, limitazioni a feste privatecerimonie in genere e nuovi orari per gli esercizi commerciali, in particolar modo bar ristoranti. Novità anche per quanto concerne trasporti spostamenti da e per l’Italia.

Coronavirus, nuovo dpcm di ottobre: le regole per lo sport

Per gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra – riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali – è consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi, esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente, con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, enti organizzatori.



Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori. possono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti: con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e delle province autonome, perché nei limiti del 15% della capienza.

Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, che partecipano alle competizioni di cui al primo periodo della presente lettera, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali; indirizzi operativi emanati dalle Regioni e delle Province autonome, ai sensi dell’art. 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020.

Le regole


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