Renato Vallanzasca dopo 52 anni verrà trasferito dal carcere di Bollate presso una RSA a causa del decadimento delle sue condizioni cognitive, dichiarate “incompatibili” con il carcere. L’ex criminale usufruisce del permesso premio da due anni e non è più considerato un soggetto pericoloso.
Renato Vallanzasca trasferito in una RSA
Renato Vallanzasca, ex boss della mala milanese condannato all’ergastolo, sarà trasferito dal carcere di Bollate a una struttura assistenziale in regime di detenzione domiciliare.
Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta presentata dai suoi avvocati, con il parere favorevole della procura generale, a causa del grave decadimento cognitivo di Vallanzasca, dichiarato incompatibile con il carcere.
Dal gennaio 2023, Vallanzasca ha mostrato segni di demenza e non è più autosufficiente, rendendo impossibile la sua permanenza in carcere.
Sarà trasferito in una struttura per malati di Alzheimer in provincia di Padova, che lo ha valutato come non pericoloso e non collegato alla criminalità esterna. Il trasferimento è visto come l’unica alternativa umanitaria per gestire la sua malattia.