Almanacco

Il 15 novembre del 1886 nasce René Guénon: celebre scrittore, filosofo ed esoterista francese

Il geniale René Guénon , uno dei grandi esponenti dell’esoterismo dell’Ottocento, è stato in grado – attraverso la geniale opera “Conoscenza dei principi di ordine universale” – di identificare le cosiddette “forme tradizionali” dello spiritualismo (Taoismo, Induismo, Islam, Ebraismo, Cristianesimo, Libera Muratoria, Compagnonaggio, ecc.) come innovative espressioni del sacro, funzionali allo sviluppo spirituale dell’essere umano.
Possiamo definire Renè Guenon come l’unico esoterista al mondo in grado di veicolare, attraverso contenuti semplici, leggibili, nonché immediati, le idee complesse e millenarie del simbolismo veicolate nella ritualità e nella metodologia operativa di tali “forme tradizionali”, o vie di perfezionamento spirituale.

15 novembre 1886, nasce Renè Guenon: scrittore, filosofo ed esoterista francese

René Guénon (divenuto Shaykh ‘Abd al-Wahid Yahya dopo la conversione all’Islam) nato a Blois il 15 novembre del 1886, figlio unico dell’architetto Jean-Baptiste e di Anna-Léontine Jolly e trascorre in Francia la sua infanzia e la sua adolescenza.

In quei periodi di vita riceve la sua prima educazione dalla zia materna (istruttrice) per poi frequentare l’istituto scolastico Notre-Dame des Aydes, condotto da religiosi. Infine, passa al collegio Augustin-Thierru e l’anno seguente alla “ès lettres-philosophie”.

In data 1904 si trasferisce da Blois a Parigi, dove segue un corso accademico di matematica superiori presso il collegio Rollin, poi nel 1906 è costretto – a causa di problemi di salute – a interrompere i suoi studi universitari.



La Scuola Ermetica e il viaggio iniziatico

In questo frangente è difficile analizzare il percorso di Renè Guenon, nonché risulta essere altrettanto complicato raccogliere delle testimonianze certe correlate alle sue relazioni (spesso in rapporto con i suoi scritti e le sue opere) nello specifico del loro aspetto di condanna di chiarificazione delle dottrine occultistiche e teosofiche.

Negli anni successivi (dal 1906 a 1909) frequenta la Scuola Ermatica, riuscendo a farsi ammettere nell’Ordine Martinista e in altre sue organizzazioni collaterali. In un congresso spiritualista e massonico, a cui partecipa nel 1908 in qualità di segretario d’ufficio, entra in relazione con Fabre des Essarts, patriarca della chiesa Gnostica (nella quale porta il nome di Synesius) Guenon entra in questa organizzazione sotto il nome di Palingénius. È nel 1908 che si fa risalire il suo incontro con i rappresentanti qualificati dell’India tradizionale.


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La Massoneria e lo sgretolamento del simbolismo

In quel periodo, la Massoneria ufficiale era strettamente ingabbiata da mansioni estremamente lontane a quelle che si praticavano nei secoli precedenti, in questo frangente, infatti, il Grande Ordine di Francia aveva letteralmente soppresso i principi correlati al Grande Architetto dell’Universo e solo Oswald Writh (uomo molto vicino a René Guénon) aveva provato a rilanciare la pratica del simbolismo.

Solo lo scienziato occultista, Papus, si oppose alla Massoneria ufficiale al fine di rilanciare le antiche pratiche proponendosi come leader della Massoneria “spiritista” (spesso irregolare) in opposizione alle sempre più oppressive visioni moderniste.

Guénon era stato ammesso in due di queste logge massoniche del milieu papuano, tra cui la Symbolic Lodge Humanidad del rito nazionale spagnolo, che doveva cambiare la sua obbedienza e diventare una loggia del rito egiziano di Memphis-Misraim.


Papus
Gérard Anaclet Vincent Encausse (detto Papus) occultista e scienziato co-fondatore dell’Ordine Martinista.

Dopo la sua esclusione dalle cerchie papali nel 1909 e quindi dalla Loggia Humanidad, conobbe Oswald Wirth che cercò di portarlo in “normali” logge, in particolare la sua loggia “Lavoro e veri amici fedeli” della Gran Loggia simbolica scozzese (tra febbraio e giugno 1911). Anche questi tentativi, però, risultarono fallimentari e alla fine fu ammesso, alla Regular Lodge (rito scozzese e vecchio accettato).

Gli autori parlano spesso di un’ammissione nel 1912, ma autori del massone come Jean Baylot e Jean Ursin parlano di un’ammissione già nel 1910. Tuttavia, prese la parola il 4 aprile 1912.



“La Gnose”, le prime opere e l’insegnamento

In data 1909 fonda la rivista “La Gnose” dove appare “Il Demiurgo” il suo primo scritto dedicato alla massoneria e la prima stesura de “Il simbolismo della Croce”, “L’Uomo e il suo divenire secondo il Vêdânta” e de “I princìpi del calcolo infinitesimale”. L’avventura con “La Gnose” termina il febbraio del 1912 e (sempre in questo frangente) nasce il suo ricollegamento iniziatico all’esoterismo islamico.

I suoi primi articoli sulla massoneria a “La Gnose” risalgono al 1910 e fanno già parte del ritorno allo studio del simbolismo di Oswald Wirth. Una conferenza di “Fratello” Guénon nella sua Loggia fu pubblicata nel gennaio 1913 sul giornale “Il simbolismo di Oswald Wirth” e contiene «una notevole attenzione alla natura del simbolo e al rapporto tra le forme e l’oggetto dell’opera iniziatica interna». «Probabilmente deluso dall‘atmosfera del Loges», non rimase a lungo in attività: sarebbe stato cancellato nel 1914 e forse anche nel 1913 per inadempienza del pagamento del suo contributo.


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La Gnose (il sommario)

Tuttavia, la Massoneria deve ancora mantenere un buon posto nelle sue preoccupazioni e deve mantenere relazioni con membri di diverse persuasioni per tutta la vita. Mentre ha rifiutato i movimenti occultisti e gnostici, Guénon deve mantenere per tutta la vita che la Massoneria è l’unica autentica organizzazione iniziatica che rimane in Occidente (compagnilismo).

In effetti, secondo Guénon, si tratta di organizzazioni che hanno ereditato forme iniziatiche basate in buona parte sull’esercizio di un commercio, forme provenienti dal Medioevo europeo (come i costruttori).

Dissolve il rinnovato Ordine del Tempio nel 1911 (sotto l’ordine di “Maestri”e nel febbraio 1912, “Gnosis” smette di apparire: tutti i ponti con cerchi occultisti vengono tagliati. Molto vicino a sua madre e la zia, andava spesso alla sua famiglia.


La Gnose (copertina della versione integrale)
La Gnose (versione integrale)

Nel 1913 e 1914 vi è l’incontro con un Indù, lo Swami Narad Mani, che gli da la possibilità di accedere ad una documentazione sulla Società Teosofica che, almeno in parte, sarà propedeutica per il suo nuovo studio su questa organizzazione.

Subito dopo, nel 1915, riprende gli studi e si laurea in Filosofia dedicandosi così all’insegmamento (sia in patria che nelle colonie) poi, sino al 1019 è supplente al collegio Saint-Germain-en-Laye in Francia e poi professore a Sétid, in Algeria.

Il 1921 è l’anno in cui vengono pubblicati i suoi primi due libri: “Introduzione generale allo studio delle dottrine Indù” e “Teosofismo, storia di una pseudo-religione”, due anni dopo compare “Errore dello Spiritismo”.



I capolavori che hanno fatto la storia

Nel periodo che va dal 1924 al 1929 dà lezioni di filosofia al cours Saint-Louis e in questo stesso anno ha luogo una conferenza a cui partecipano Ferdinand Ossendwski (polacco, autore di una cronaca di viaggio attraverso la Mongolia e il Tibet che aveva fatto un certo scalpore alcuni anni prima), Gonzague Truc, René Grousset e Jacques Maritain. Inoltre, viene pubblicata anche l’opera “Oriente e Occidente”.

Corre l’anno 1925 quando presta la sua collaborazione alla rivista cattolica Regnabit, a cura di R.P. Anizan e sempre quest’anno viene pubblicato “L’Uomo e il suo divenire secondo il Vedânta” e “L’esoterismo di Dante”, mentre nel 1927 è la volta del “Il Re del mondo” e “La crisi del mondo moderno”, entrambi riscuotono un gigantesco successo.

Proprio nel frangente in cui ha inizio la sua collaborazione con la rivista “Le Voile d’Isis”, che prenderà in seguito il titolo di “Études Traditionnelles”, poi, nel 1933 spunta l’opera “Autorità spirituale e potere temporale” e un breve studio su San Bernardo.


Rene-Guenon-La-Crisi-del-Mondo-Moderno


Gli anni de Il Cairo, l’estro redazionale e morte

Negli anni Trenta si trasferisce a Il Cairo e prosegue la sua prolifica attività letteraria. I restanti suoi libri: “Il simbolismo della Croce”, “Gli Stati molteplici dell’essere”, “La metafisica orientale”, “Il regno della quantità e i segni dei tempi”, “Considerazioni sull’iniziazione”, “I princìpi del calcolo infinitesimale” e “La grande Triade” sono stati scritti durante il suo soggiorno in Egitto.

Da qui Renè intreccia relazioni epistolari con numerosi corrispondenti da tutto il mondo, riuscendo a intraprendere una serie di recensioni e segnalazioni editoriali sul “Grand Lodge Bulletin” dell’Iowa e sulle riviste “Masonic Light” di Montrèal e “The Speculative Mason”, per la quale firma anche note d’approfondimento simbolico. Resteranno nella storia le lettere che si è scambiato con Julius Evola, rivoluzionario conservatore e uno dei principali esponenti del pensiero tradizionalista.

Il suo percorso, correlato specificatamente alla redazione di articoli di approfondimento simbolico e chiarificazione dottrinale, da cui verranno compilate ben dieci opere postume: “Iniziazione e relazione spirituale”, “Sull’esoterismo cristiano”, “Simboli della Scienza scura”, “Studi sulla Massoneria e il Compagnonaggio” (pietre miliari per tutti coloro che desiderano interessarsi a questi temi) “Studi sull’induismo”, “Forme tradizionali e cicli cosmici”, “Scritti sull’esoterismo islamico” e “Il Taoismo”, oltre che “Recensioni” e “Mélanges” (edito in Italia col titolo “Il demiurgo e altri saggi”) si conclude solo nel giorno della sua morte, avvenuta a Il Cairo nel 1951.


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Vita privata

L’11 luglio 1911 convola a nozze a Blois l’istruttrice e musicista Berthe Loury che scompare prematuramente il 15 gennaio del 1928.

Negli anni Trenta si trasferisce a Il Cairo e sposa la figlia dello Shaykh, Muhammad Ibrāhīm, che gli da ben 4 figli (due maschi e due femmine) di cui uno postumo.


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