Site icon Occhio Notizie

Ritardi, cancellazioni e mancanza di servizi essenziali: il report Pendolaria 2025 di Legambiente sui trasporti

Trenitalia sospeso nuovo regolamento bagagli

Immagine di repertorio

Ritardi, cancellazioni di corse, stazioni chiuse, orari inadeguati e la mancanza di servizi essenziali: il nuovo report Pendolaria 2025 di Legambiente sui trasporti evidenzia criticità e sfide. Tra i progetti da migliorare spicca sicuramente quello della Salerno-Reggio Calabria. Lo riporta InfoCilento.

Trasporti: il report Pendolaria 2025 di Legambiente

Ritardi, cancellazioni di corse, stazioni chiuse, orari inadeguati e la mancanza di servizi essenziali come bagni e accessibilità per disabili e anziani sono problematiche comuni. In Italia, il trasporto ferroviario continua a essere considerato un tema di secondo piano, con finanziamenti attualmente insufficienti. Questo porta a un sistema di trasporto che stenta a migliorare, caratterizzato da ritardi, cancellazioni, attese interminabili, stazioni chiuse e orari inadeguati, aggravato anche dagli effetti di eventi meteorologici estremi che causano ritardi e interruzioni sempre più frequenti. Il nuovo report Pendolaria 2025 di Legambiente, presentato oggi a Roma, analizza la situazione attraverso dati, numeri e proposte.

Il rapporto di Legambiente

In Campania circolano 247 treni, con un’età media di 19,6 anni, ben al di sopra della media nazionale di 14,8 anni. Inoltre, il 72,4% dei treni ha più di 15 anni. La situazione in Campania evidenzia notevoli disparità tra le flotte di Trenitalia e quelle degli altri operatori. In particolare, l’anzianità del parco rotabile di EAV (ex Circumvesuviane, Sepsa e MetroCampania NordEst) è preoccupante, con una media superiore ai 24 anni, nonostante l’arrivo di alcuni nuovi treni negli ultimi anni, mentre Trenitalia ha una media di 14,6 anni. Una nota positiva arriva da Pendolaria: nel 2023, il numero di viaggiatori giornalieri in Campania è aumentato del 3,3% rispetto al 2022, anche se i valori erano significativamente più alti sia nel 2019 che nel 2009.

Un aspetto critico per il trasporto ferroviario è la scarsa attenzione da parte delle Regioni. Nel 2023, gli investimenti medi si sono attestati allo 0,69% dei bilanci regionali. La Campania si distingue con un 1,04% del proprio bilancio, destinando oltre 300 milioni all’acquisto di nuovi treni, tra cui 4 Rock e 6 treni Pop per Trenitalia, oltre a un programma di rinnovo della flotta EAV (2022-2026), segnando un miglioramento rispetto allo 0,80% dell’anno precedente. Tra le linee ferroviarie più problematiche d’Italia, si segnala una nuova entrata: l’Avellino-Benevento.

Tra i progetti da rivedere c’è quello della Salerno-Reggio Calabria. Ci sono anche iniziative che potrebbero essere notevolmente migliorate, come la nuova linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria, per la quale sono previsti 30 miliardi di euro (in parte finanziati dal Fondo complementare al Pnrr). Nelle prime versioni del progetto, si prevedeva un allungamento del tracciato, trascurando i già pianificati interventi di potenziamento della linea esistente. Inoltre, sorprende la scelta di realizzare una fermata intermedia AV del Vallo di Diano a Padula (SA) in una zona rurale, lontano dalla tratta Sicignano-Lagonegro, il che potrebbe essere in contrasto con il Regolamento UE menzionato.

Contro questo importante progetto sono emerse opposizioni a livello locale, in particolare da parte del “Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro”, che suggerisce di cogliere l’opportunità dei lavori per la Sa-Rc per implementare cinque interventi sensati volti a migliorare la mobilità regionale. Il primo intervento proposto è la rigenerazione e riattivazione della storica linea Sicignano-Lagonegro, che si estende per 78 km ed è stata sospesa dal 1987. Naturalmente, la proposta prevede anche la velocizzazione, modernizzazione e messa in sicurezza del tracciato. Il secondo punto riguarda l’interconnessione ad Atena Lucana con la nuova linea AV/AC; il terzo punto prevede un’ulteriore interconnessione a Romagnano (SA), tra la linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria e la linea Battipaglia-Potenza.

È essenziale procedere con la rigenerazione e il restyling delle stazioni, poiché ciò contribuisce ad attrarre un numero maggiore di turisti. Un aspetto cruciale è la creazione di un servizio ferroviario espresso regionale, caratterizzato da orari regolari e treni moderni. Lo scorso ottobre, un’audizione presso la Regione Campania ha chiarito la situazione riguardante il Lotto 1b Romagnano Buonabitacolo, il quale risulta in violazione del Regolamento UE 2024/1679. Questo regolamento stabilisce che le stazioni lungo le linee ferroviarie indicate nelle mappe allegate devono permettere il trasferimento dei passeggeri all’interno del sistema ferroviario. In pratica, ciò implica che lo Stato italiano non può autorizzare la progettazione e la costruzione di stazioni lungo le linee ad Alta Velocità, come la Direttissima Roma-Firenze e la Tratta AV Battipaglia-Praia a Mare, incluse nelle mappe del Regolamento, se queste non consentono il trasferimento intramodale ferro-ferro dei passeggeri.

Questo comporta la necessità di rivedere il progetto e di collegarlo con la Sicignano-Lagonegro e la Battipaglia-Potenza. Attualmente si attende la decisione del presidente della Regione Campania, mentre i Comuni della zona hanno espresso un chiaro sostegno alle modifiche e alle proposte avanzate dal Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro.

Il commento

“Lo ripetiamo da anni – afferma Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania – il trasporto pubblico è fondamentale per la mobilità contemporanea. È più sostenibile rispetto all’uso dell’auto privata, consuma meno combustibili fossili per passeggero e produce minori emissioni di gas serra; contribuisce a ridurre il traffico urbano, migliora la qualità dell’aria e diminuisce l’inquinamento acustico. Inoltre, se ben progettato e finanziato, può essere accessibile a un numero maggiore di persone. Tuttavia, le sue inefficienze spesso compromettono la sua efficacia e la sua reputazione.”

Un elemento fondamentale, afferma la direttrice di Legambiente Campania, è che per liberare le nostre città dal trasporto privato e ridurre l’inquinamento è essenziale migliorare la qualità dei servizi: è necessario garantire corse frequenti, orari ampi, linee che rispondano realmente alle esigenze di mobilità delle persone e garantire maggiore sicurezza per i viaggiatori. È indispensabile potenziare i servizi ferroviari e aumentare la frequenza delle corse in tutte le aree interne su ogni tratta. A Napoli, le linee metropolitane soffrono di frequenze insufficienti e la mancanza di passaggi rende il servizio meno affidabile, spingendo i pendolari a utilizzare mezzi privati, il che contribuisce ad aumentare i livelli di smog e la congestione del traffico.

Exit mobile version