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“Restate nei forni a gas”, casa negata a famiglia israeliana a San Vito di Cadore

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San Vito di Cadore

Una famiglia israeliana ha ricevuto una risposta scioccante in ebraico alla loro prenotazione di un appartamento a San Vito di Cadore (Belluno) tramite un noto portale di prenotazioni. Come riportato dal sito Ynet, il proprietario dell’appartamento ha scritto: “Potete restare nei forni a gas,” un commento antisemita seguito dalla cancellazione della prenotazione.

Risposta antisemita, negata casa a San Vito di Cadore

Il padre di famiglia, che ha preferito mantenere l’anonimato, aveva scritto al proprietario: “Siamo una famiglia di cinque persone e saremmo felici di soggiornare nel suo appartamento.” Tuttavia, la risposta ricevuta è stata un’affermazione antisemita, interpretata come una dolorosa allusione al tragico metodo di sterminio utilizzato dai nazisti durante la Shoah.

Franco De Bon, sindaco di San Vito di Cadore, ha espresso incredulità e indignazione per l’accaduto, dichiarando: “La faccenda è incredibile, non ho mai sentito in tanti anni una persona del paese dire frasi di questo tipo.” Il sindaco ha già contattato la Digos e la polizia postale per indagare a fondo sulla vicenda e ha assicurato che verranno prese tutte le misure necessarie per evitare che simili episodi possano danneggiare la reputazione della località.

La condanna di Zaia

Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ha condannato fermamente l’atto come “estremamente grave” e “un inaccettabile atto di odio e discriminazione.” Ha sottolineato che se le notizie venissero confermate, saranno garantite le misure adeguate per preservare i valori di accoglienza e rispetto della comunità veneta.

Intanto, l’Istituto Friedman ha offerto una soluzione alla famiglia, mettendo gratuitamente a disposizione una casa per le vacanze a Cavalese, in Trentino. Mentre cresce l’indignazione politica, con rappresentanti come Raffaele Speranzon di Fratelli d’Italia e la senatrice Vincenza Aloisio del M5S che esprimono solidarietà e condanna per l’episodio, si ribadisce l’impegno a combattere ogni forma di razzismo e intolleranza nel Paese.

Il senatore questore Antonio De Poli ha definito l’accaduto “semplicemente intollerabile e indegno,” richiamando all’importanza di difendere i principi democratici e civili sanciti dalla Costituzione italiana.

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