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Rete di spaccio nel Cilento: scattano quattro condanne

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Foto di repertorio

Si conclude con quattro condanne il primo capitolo giudiziario sull’operazione antidroga che, lo scorso agosto, ha portato alla luce una rete di spaccio di hashish e cocaina attiva nel Cilento.

Le sentenze, emesse dal Gup del Tribunale di Vallo della Lucania al termine dei riti abbreviati, riguardano giovani tra i 19 e i 21 anni, coinvolti nel blitz condotto dai carabinieri del reparto territoriale vallese. Le pene inflitte variano dagli 11 mesi ai 2 anni di reclusione, grazie al riconoscimento della lieve entità del reato previsto dal quinto comma dell’articolo 73 del D.P.R. 309/90.

Rete di spaccio in Cilento, arrivano le prime condanne

Le indagini, iniziate agli albori del 2024, hanno portato alla scoperta di una rete capillare di spaccio operante in diversi comuni cilentani, tra cui Vallo della Lucania, Ascea, Eboli, Rofrano, Casal Velino, Pisciotta e Prignano Cilento. Al vertice dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, vi era un 21enne, identificato con le iniziali G.C., già condannato in un precedente procedimento a cinque anni di reclusione.

Il giovane, ritenuto il principale pusher, si avvaleva di complici per acquistare e distribuire la droga, destinata anche a minorenni.

Le indagini

Le intercettazioni telefoniche hanno permesso di ricostruire il modus operandi del gruppo. G.C., in contatto con un fornitore di Eboli, organizzava trasferte mirate per approvvigionarsi di droga. In una delle operazioni documentate, uno degli imputati è stato trovato in possesso di oltre 1.000 dosi di hashish. Successivamente, nell’aprile scorso, i carabinieri hanno intercettato quattro giovani mentre acquistavano 310 grammi di hashish e un grammo di cocaina, destinati alla vendita al dettaglio.

Le prove raccolte dagli inquirenti comprendono intercettazioni telefoniche e ambientali, testimonianze, annotazioni di polizia giudiziaria, perquisizioni personali e domiciliari, oltre al sequestro di stupefacenti. “Oh, mi puoi preparare tre panelle a dieci grammi? Di fumo, trecento dieci e poi due grammi di coca”, è solo uno dei dialoghi captati dai carabinieri e successivamente inseriti nell’ordinanza cautelare.

La rete operava attraverso messaggi per organizzare gli scambi, con pagamenti effettuati sia in contanti sia tramite carte di debito. L’informativa redatta dagli uomini del nucleo operativo di Vallo della Lucania ha tracciato con precisione gli spostamenti e le attività degli imputati, delineando un quadro completo delle dinamiche criminali.

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