Cronaca

Riaperta la caccia al mostro di Loch Ness: le ricerche

È stata riaperta la caccia al mostro di Loch Ness. Sta per iniziare la più grande ricerca degli ultimi 50 anni. Gli appassionati saranno armati di droni e dispositivi acustici subacquei, mai utilizzati per cercare la mitica bestia, conosciuta come Nessie.

Riaperta la caccia al mostro di Loch Ness: le ricerche

Da molte generazioni, le persone hanno tramandato racconti riguardanti l’avvistamento della creatura nel lago di Loch Ness. Dai lievi increspamenti sulla superficie ai visibili spunti di tutto il corpo, un resoconto ufficiale degli incontri con questa leggendaria entità è stato meticolosamente documentato. Fino ad oggi, sono state catalogate più di 1.140 testimonianze ufficiali di avvistamenti.

Adesso, gli avventurosi entusiasti stanno coordinando un massiccio raduno. Gli ultimi perseveranti affezionati alla leggendaria creatura del Loch Ness hanno orchestrato un nuovo sforzo per scoprire Nessie, definito dai media britannici come “il più grande evento degli ultimi 50 anni”. L’iniziativa promossa dal Loch Ness Centre mira a radunare lungo le sponde del lago scozzese, nel prossimo fine settimana, centinaia di appassionati con l’obiettivo di individuare con l’ausilio di binocoli possibili agitazioni dell’acqua o movimenti “inexplicabili”. Tutto ciò nonostante gli sforzi condotti in passato non abbiano prodotto alcun esito tangibile.

Per la prima volta nella “caccia” verranno utilizzate tecnologie molto avanzate, inclusi droni per produrre immagini termiche dall’aria tramite telecamere a infrarossi, nonché un idrofono per rilevare segnali acustici sotto la superficie.

Come ha dichiarato al Guardian Fraser Campbell, direttore del Cobbs Group, che controlla alcuni alberghi vicino al lago, il rinnovato interesse per la leggenda del mostro ha portato a un numero «incredibile» di prenotazioni durante la stagione estiva, capace di alleviare i contraccolpi negativi causati dallo spopolamento della zona e dal caro vita. 

Scozia