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Fase 2, regole per i ristoranti: quattro metri quadri per ogni cliente e menù digitali

Prende forma la riapertura dei ristoranti nella fase 2 dell’emergenza coronavirus. Nel documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione dell’Inail vengono indicate le indicazioni che i ristoratori dovranno seguire per la riapertura al pubblico. La certezza è rappresentata dal fatto che mangiare in un locale non sarà più come prima.

Riapertura dei ristoranti nella fase 2 del coronavirus, le regole

Nel documento viene spiegato che “Le sedute dovranno essere disposte in maniera da garantire un distanziamento fra i clienti adeguato, tenendo presente che non è possibile predeterminare l’appartenenza a nuclei in coabitazione”.

“In ogni caso, va definito un limite di capienza predeterminato, massimo prevedendo uno spazio che di norma dovrebbe essere non inferiore a 4 metri quadro per ciascun cliente, fatto salvo la possibilità di adozioni di misure organizzative come, ad esempio, le barriere divisorie”. Addio ai menù in formato cartaceo, verranno proposti solo in digitale.

I dubbi

La Fipe, sigla della Confcommercio che rappresenta i ristoratori, in una nota però ha spiegato che “Con una persona ogni 4 metri, perderemo il 60% dei posti”. Non è da escludere, infine, che l’autocertficazione, dimostrando la parentela tra gli avventori, potrebbe permettere di allestire tavoli più piccoli risparmiando spazio rispetto ai quattro metri quadri di principio.


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