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Chi è Riccardo Cocciante, uno dei cantautori più famosi della storia della musica

Riccardo Cocciante è un cantautore italiano famosissimo per le sue bellissime canzoni d’amore: brani che hanno segnato per sempre il panorama musicale italiano.

Chi è Riccardo Cocciante: la biografia

Riccardo Vincent Cocciante nasce il 20 febbraio del 1946 a Saigon, in Vietnam, da madre francese e padre italiano, originario di un paesino in provincia dell’Aquila, Rocca di Mezzo. Trasferitosi a Roma al seguito della famiglia all’età di undici anni, si iscrive al Lycée Chateaubriand. Poco dopo inizia a suonare con un gruppo, i Nations, nei locali romani, proponendo canzoni in inglese.

Deciso di dedicarsi al mondo della musica, Riccardo Cocciante, dopo aver effettuato diversi provini, ottiene un contratto con l’etichetta discografica RCA Talent. L’etichetta nel 1968 lo fa debuttare con il nome d’arte di Riccardo Conte con un 45 giri che non lascia particolari tracce.

Successivamente si fa notare da Paolo Dossena e da Mario Simone, che gli suggeriscono di passare alla Delta, la loro etichetta. Con loro nel 1971 incide “Down memory lane/Rhythm”, un 45 giri pubblicato con lo pseudonimo di Richard Cocciante. Questo è seguito poco dopo dalla registrazione del brano “Don’t put me down”, che fa parte della colonna sonora del film di Carlo Lizzani, “Roma bene”.

Gli anni ’70 e le canzoni in italiano

Intanto, Riccardo Cocciante entra in contatto con due autori, Amerigo Paolo Cassella e Marco Luberti. E’ anche grazie alla loro conoscenza che decide di iniziare a realizzare canzoni in italiano. Dopo aver firmato un contratto con la RCA Italiana, nel 1972 pubblica “Mu”, un concept album che rivela influenze di rock progressivo in cui racconta la storia di Mu, continente perduto. Per l’occasione ha modo di collaborare con Paolo Rustichelli, tastierista del duo Rustichelli e Bordini, e con il flautista Joel Vandroogenbroeck.

Nel 1973 dà alla luce “Poesia”, il suo secondo LP pubblicato con il nome di Richard Cocciante, la cui title track viene incisa anche da Patty Pravo.

Nel 1974 pubblica il suo primo disco firmato con il nome di autore italiano Riccardo Cocciante. Si tratta dell’album “Anima”, che contiene il celebre brano “Bella senz’anima”. In esso vi sono anche altri successi come “L’odore del pane”, che in precedenza era stata inserita nell’album “Io più te” di Don Backy. Da ricordare anche “Il mio modo di vivere”, che due anni più tardi sarà coverizzata dal gruppo della Schola Cantorum per il disco “Coromagia vol. 2”. La canzone “Qui”, che è stata presentata da Rossella al “Festival di Sanremo”:”Quando finisce un amore”.

Nel 1975 Riccardo Cocciante incide “L’alba”, album che contiene la canzone omonima e altri pezzi come “Canto popolare”, registrato anche da Ornella Vanoni, ed “Era già tutto previsto”.

L’anno successivo incide, invece, “Concerto per Margherita”, album che include la hit “Margherita”, con la quale ottiene il primo posto in classifica in vari Paesi del Sud America, oltre che in Francia e in Spagna.

Alla fine degli anni Settanta registra “Riccardo Cocciante”, album che contiene il brano “A mano a mano”, e “E io canto”, che include il singolo “Io canto”. Inizia poi una collaborazione con Mogol, che lo porta a incidere il disco “Cervo a primavera” che viene pubblicato nel 1980.

Riccardo Cocciante negli anni ’80 e ’90

Nel 1983 sposa Catherine Boutet, ex funzionaria di una casa discografica parigina, che lo seguirà costantemente nella sua carriera. Conclusa la collaborazione con Luberti, suo coautore e produttore storico, negli anni Ottanta Cocciante compone “La fenice”, brano che nel 1984 partecipa nella sezione Nuove proposte al “Festival di Sanremo”. Al 1985 risale un’altra sua celebre canzone, “Questione di feeling”, in cui duetta con Mina.  Nel mese di settembre del 1990 diventa padre di David.

Sale sul palco dell’Ariston nel 1991 e vince il Festival di Sanremo con “Se stiamo insieme”. Nello stesso anno duetta con Paola Turci nel brano “E mi arriva il mare”. Poi canta “Trastevere ’90” insieme con Massimo Bizzarri. Nel 1994 duetta di nuovo con Mina Mazzini nel brano “Amore”, contenuto nel disco “Un uomo felice”, dove canta anche insieme con Mietta. Sempre nello stesso anno duetta con Scarlett Von Wollenmann, in “Io vivo per te” (1994) e con Monica Naranjo in “Sobre tu piel” (1995). Instaura un’amicizia profonda con Scarlett Von Wollenmann: la cantante britannica rimane in questi anni vittima di un incidente che la costringe a vita su una sedia a rotelle; Cocciante è l’amico che la convince a continuare a cantare anche dopo l’incidente.

Nel 1995 incide per la colonna del film d’animazione “Toy Story” tre canzoni. Si tratta di “Hai un amico in me”, “Che strane cose” e “Io non volerò più”. Sono gli adattamenti in italiano di “You got a friend in me”, “Strange things” e “I will go sailing no more”.

Gli anni 2000 e 2010

Nei primi anni 2000 Cocciante si dedica ai musical e al teatro. Compone le opere popolari “Notre Dame de Paris” (ispirato all’opera di Victor Hugo), “Le Petit Prince” (solo in Francia, ispirato all’opera di Saint-Exupéry) e “Giulietta e Romeo” (ispirato all’opera di Shakespeare).

Il 14 novembre del 2007 Riccardo Cocciante viene condannato a tre anni di carcere con la condizionale dalla Corte di Cassazione francese per frode, colpevole di avere evaso l’imposta sul reddito nel 2000.

Nel 2013 viene scelto come uno dei coach del talent show “The Voice of Italy”, in onda su Raidue, insieme con Raffaella Carrà, Noemi e Piero Pelù. Elhaida Dani, artista che fa parte del suo team, si aggiudica la finale del programma. Per lei Cocciante scrive il singolo “Love calls your name”, composto con la collaborazione di Roxanne Seeman.

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