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Sorelle investite dal treno a Riccione, la telefonata al padre: “Stiamo tornando a casa”

Spuntano nuovi raccapriccianti scenari sulle sorelle investite dal treno a Riccione, secondo una prima ricostruzione Giulia e Alessia avrebbero avuto una telefonata col padre pochi prima del tragico incidente. Dalla chiamata le due ragazze avrebbero tranquillizzato il genitore rispondendo che stavano tornando a casa, cosa mai avvenuta perché di lì a poco sarebbero state investite da un treno Frecciarossa mentre stavano attraversando i binari.

Sorelle investite dal treno a Riccione: la telefonata col padre

Alessia e Giulia Pisanu avrebbero chiamato il padre, proprio poco prima di essere travolte da un treno in transito alla stazione. Pochi minuti dell’arrivo del convoglio Alta Velocità, le due ragazze avrebbero tranquillizzato il genitore rispondendo che stavano tornando a casa. Il padre in quel momento era a Madonna di Castenaso nel Bolognese e di lì a poco avrebbe riabbracciato le sue amate figlie, salvo poi scoprire la tragica notizia.

È il racconto straziante dell’uomo che ieri pomeriggio ha raggiunto il luogo dell’incidente, in seguito alla telefonata degli inquirenti.

Il fascicolo

Al momento la Procura ha aperto un inchiesta, un fascicolo modello 45, che non prevede reati né indagati. Ma è necessario per poter svolgere le dovute indagini per chiarire cosa sia avvenuto realmente alle due ragazze e perché si trovassero sui binari mentre il treno era in transito.

Stando alle prime informazioni, sono esclusi per motivi tecnici gli esami tossicologici sul corpo delle vittime mentre verrà esaminato il Dna per accertarne l’identità visto che il riconoscimento da parte del padre non è stato definitivo.

L’ascolto del 24enne in caserma

Intanto è stato ascoltato in caserma il 24enne che ha accompagnato le due ragazze in stazione: i tre erano in una discoteca e sarebbero poi andati diretti in stazione. Agli investigatori ha raccontato di aver incontrato Alessia e Giulia la sera precedente al locale e poi di aver rivisto la sorella maggiore fuori dal locale stesa a terra, stanca ma non in uno stato di alterazione. La 17enne si è giustificata dicendo di essere stanca a causa del lavoro prima di andare a ballare con la sorella a Riccione.

Il furto della borsa e cellulare di Giulia

Confermato il furto della borsa e del cellulare di Giulia: durante il tragitto in auto, Alessia avrebbe chiesto in prestito il cellulare al 24enne così da poter chiamare il padre e rassicurarlo visto che alla sorella era stato rubato. Grazie a questa telefonata il giovane è stato rintracciato.

Al momento le ipotesi degli inquirenti restano due: investimento accidentale causato da gesto incauto delle due sorelle che hanno deciso di attraversare i binari e quella di un gesto estremo. In entrambi i casi sembra che una delle due fosse caduta e che l’altra l’abbia raggiunta pochi secondi dopo per spostarla rimanendo anche lei coinvolta nell’incidente.

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