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Si fermano le ricerche di Gino Panaiia, 25enne scomparso la notte di Halloween da Zibido San Giacomo

Gino Panaiia

Gino Panaiia

A quasi una settimana dalla scomparsa si fermano le ricerche dei vigili del fuoco che da giorni stanno setacciando l’area intorno a Zibido San Giacomo (Milano) in cerca di Gino Panaiia, 25enne della Barona che dalla notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre sembra essere svanito nel nulla.

Si fermano le ricerche di Gino Panaiia, 25enne scomparso la notte di Halloween

A quasi una settimana dalla sua scomparsa, si fermano le ricerche di Gino Panaiia, il 25enne residente alla Barona, che da giorni erano condotte dai vigili del fuoco nell’area intorno a Zibido San Giacomo (Milano). Il giovane è sparito nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, senza lasciare tracce. L’unica cosa trovata finora sono il suo motorino, il casco, un giubbotto smanicato e il borsello, tutti abbandonati nei pressi del Naviglio Pavese, non lontano dalla cascina Casiglio. Ma di Gino, nessuna traccia.

Quella sera, il 25enne si trovava con alcuni amici in un bar di Zibido. Secondo quanto raccontato dai presenti e dalla fidanzata, il giovane aveva bevuto molto, ma aveva comunque deciso di prendere il suo scooter per tornare a casa. “L’ho chiamato appena è partito, mi ha detto che stava percorrendo le campagne. Gli ho chiesto di inviarmi la sua posizione, ma poi non ha più risposto”, racconta la compagna Federica Mastrapasqua. “Ho provato a chiamarlo 70 volte quella sera, ma non ha mai risposto”.

Come di consueto, Gino avrebbe probabilmente preso la strada di campagna che conduce verso Milano o verso la casa della fidanzata, che abita nella vicina frazione di Badile. Le sue ultime tracce si fermano nei pressi della cascina abbandonata Casiglio a Zibido, dove è stato rilevato per l’ultima volta il suo cellulare, ma non è stato ritrovato nel borsello. In queste ore, i carabinieri, che stanno ancora indagando sulla sua scomparsa, hanno fatto un’altra scoperta significativa: un borsone contenente 20 chili di eroina, nascosto tra la vegetazione nei pressi della cascina.

Sebbene non ci siano ancora collegamenti diretti tra il ritrovamento della droga e la scomparsa di Panaiia, la scoperta ha acceso dei riflettori su un possibile giro di spaccio attivo nella zona, conosciuta per essere un punto di ritrovo per pusher e senza tetto. “Quello che è certo è che non si è allontanato volontariamente”, afferma la fidanzata di Gino. “Non aveva problemi con nessuno, andava tutto bene nella sua vita, non aveva nemici”.

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