Richard Milhouse Nixon vinse le elezioni presidenziali del 1968 e del 1972, rimanendo in carica dal 20 gennaio del 1969 all’agosto del 1974, quando si dimise a seguito dello scandalo Watergate.
Nel 1969 Richard Nixon fa il suo discorso d’insediamento, sarà il presidente più controverso della storia americana
Fra le sue politiche vi furono il progressivo disimpegno di uomini sul campo nella guerra del Vietnam in favore di bombardamenti, diplomazia e guerra segreta, l’apertura alla Cina in chiave antisovietica e alla ricerca di nuovi sbocchi di mercato, l’anticomunismo e la libertà d’impresa.
La presidenza di Richard Nixon ebbe inizio con la cerimonia inaugurale e relativo insediamento del presidente degli Stati Uniti d’America e dovette terminare in maniera prematura il 9 agosto del 1974, quando venne costretto a dimettersi di fronte ad un quasi certo procedimento d’impeachment avviato nei suoi confronti con l’intenzione di farlo rimuovere dall’incarico a seguito dello scandalo Watergate.
«Questa sera mi rivolgo a voi, grande maggioranza silenziosa dei miei compatrioti americani, e chiedo il vostro sostegno…» – (Richard Nixon nel discorso alla Nazione pronunciato il 3 novembre 1969 per difendere la sua politica nel Vietnam).
I fatti antecedenti
Richard Nixon è ricordato anche per esser stato il diretto avversario repubblicano del celebre JFK, senatore democratico che in seguito sarebbe passato alla storia come uno dei più importanti presidenti che gli USA abbiano mai avuto.
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America del 1960 si svolsero l’8 novembre e furono il primo anno in cui presero parte alle elezioni l’Alaska e le Hawaii, e l’ultimo in cui non vi partecipò Washington D.C.
Kennedy, primo presidente cattolico, vinse con uno dei margini di voti più stretti della storia delle elezioni statunitensi. Sarebbe restato in carica fino al 22 novembre 1963, giorno del suo assassinio a Dallas.
Dopo Watergate
Tuttavia, l’unico presidente esautorato della storia americana, tornava a farsi vedere in pubblico, conteso come una star di Hollywood ai ricevimenti dei più importanti uomini d’affari del Paese, corteggiato dai politici di razza e perfino dal presidente Ronald Reagan che gli chiedevano consigli e suggerimenti.
Anche la stampa tornò a occuparsi di lui e nella primavera del 1986 il volto di Nixon campeggiava trionfante sulla copertina del prestigioso settimanale “Newsweek”. Insomma, il presidente deposto ce l’aveva fatta a risalire la corrente dell’impopolarità e a imporsi nuovamente nell’ambito ristretto degli uomini di primo piano.