Cronaca

Omicidio Primavalle, il 17enne ai magistrati: “Ci ho pensato 5 secondi, poi ho ucciso Michelle”

Il 17enne ai magistrati ha dato la sua versione circa la ricostruzione dell’omicidio di Michelle Causo a Primavalle: “Ci ho pensato cinque secondi poi l’ho uccisa”. Ma gli inquirenti hanno dubbi su quanto dichiarato dal giovane killer a giugno.

La ricostruzione dell’omicidio di Primavalle, la versione del 17enne

Emergono nuovi dettagli dall’interrogatorio del killer di Michelle Causo: “Ci ho pensato 5 secondi. Ho cominciato ad accoltellarla, lei si muoveva e poi è cascata per terra. Ho cominciato ad accoltellarla che lei era di fronte a me. Non ricordo dove ma l’ho colpita un po’ di volte“, è questo il racconto del 17enne ai magistrati due ore dopo il delitto consumato a giugno.

Secondo la sua versione, su cui gli inquirenti hanno forti dubbi, la giovane lo avrebbe minacciato con una pistola per un debito che avrebbe dovuto scontare. Questo però avrebbe fatto scattare una reazione violenta con il 17enne che è finito per ucciderla.

L’arma e il giro di spaccio

Sull’arma del delitto non sarebbero state trovate impronte della vittima nonostante la dichiarazione dell’aggressore: “L’arma me l’aveva prestata lei”. Inoltre, avrebbe dichiarato che Michelle spacciava. Anche questa versione però non avrebbe convinto gli inquirenti.

“Lei cominciato ad alzare la voce dicendomi che i soldi le servivano; allora le ho detto che si faceva troppe canne e non si ricordava. Già le avevo detto che non avevo tutti i soldi. Lei era infastidita”, dichira nel suo interrogatorio.

“Stavo sul piano cucina intento a manipolare l’hashish – continua il 17enne – quando all’improvviso mi sono ritrovato una scacciacani davanti al viso”. Il magistrato a questo punto chiede al giovane che cosa volesse dire per scacciacani. “Una pistola che spara a salve, io lo sapevo che Michelle l’aveva, me l’aveva prestata in passato. Poi mi ha detto che aveva un amico che poteva modificarla”, è la risposta. Spaventato, continua il racconto fino al tragico epilogo. “Vicino a me c’era un contenitore con posate, coltelli e ho cominciato a farmi trenta domande tutte insieme, tipo morire per cinque grammi di fumo. Ho cominciato ad accoltellarla, lei si muoveva e poi è cascata per terra”.

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