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Riforma giustizia, via libera in Consiglio dei ministri: c’è l’ok del Movimento 5 Stelle

Via libera del Consiglio dei ministri alla riforma della Giustizia. Dopo una giornata di discussioni, durante la quale i 5 Stelle sono arrivati a minacciare l’astensione, il ministro D’Incà ha annunciato la fumata bianca. La mediazione sarebbe stata trovata sui tempi più lunghi per i processi per delitti con aggravante mafiosa.

Riforma giustizia, trovata l’intesa in Cdm

Come riporta “Fanpage”, già ieri sera c’era stato un avvicinamento tra le posizioni della Lega e del Movimento 5 Stelle, con Matteo Salvini al lavoro in costante contatto con l’avvocata e senatrice della Lega Giulia Bongiorno, poi la distanza si era ripresentata tra i grillini e Forza Italia. La mediazione, alla fine, sarebbe stata trovata anche grazie al ministro del Lavoro, il dem Andrea Orlando, proprio sui punti più cari ai pentastellati.

Secondo quanto trapela dalle prime indiscrezioni, l’accordo si baserebbe su tempi più lunghi, fino a sei anni in appello, per i processi per delitti con aggravante mafiosa, nella fase transitoria di entrata in vigore della nuova prescrizione, fino al 2024.

La mediazione, passata in Consiglio dei ministri all’unanimità, avrebbe risolto i dubbi dei pentastellati sull’improcedibilità per l’articolo 416 bis.1 del codice penale, sull’aggravante mafiosa. Secondo l’accordo trovato ci sarebbe una deroga esplicita per quei reati nella fase transitoria.

Fonte: Fanpage

Movimento 5 Stelle