Il piano del ministero di viale Trastevere dopo più di cento incontri. Arte, attività pratiche, distinzione tra storia e geografia. E un forte impulso alla lettura.
Riforma della scuola, torna il latino già dalle medie
Tra le principali novità della futura scuola ci sono il rafforzamento dello studio del latino, l’introduzione di nuovi laboratori, la separazione tra storia e geografia e un forte impulso alla lettura. La preoccupazione per la preparazione linguistica dei giovani continua anche alle scuole medie, dove si stimola la lettura anche tramite l’epica, che non si limiterà più solo ai poemi omerici e a Virgilio, ma si arricchirà con testi più moderni come la saga di Percy Jackson.
Dopo oltre cento consultazioni con genitori, associazioni e comitati, la Commissione ha presentato il progetto al Consiglio dei Ministri. Il latino tornerà nelle scuole medie, a partire dal secondo anno, diventando materia curricolare con un’ora settimanale. La riforma mira a migliorare le competenze linguistiche, stimolando la lettura fin dalle scuole primarie con l’apprendimento di poesie, haiku e testi di autori moderni e classici.
La lettura dell’epica sarà ampliata, includendo anche autori contemporanei come Stephen King. La riforma prevede anche modifiche in ambito umanistico, con il ritorno a un insegnamento separato di storia e geografia. La Storia avrà un’importanza ancora maggiore fin dalle prime classi della scuola primaria, dove si incoraggerà la lettura di testi epici, ma anche della Bibbia, per rafforzare la comprensione delle radici culturali.
La Geografia si concentrerà sulla conoscenza del nostro Paese, integrando tematiche ambientali. La Commissione, che include esperti come Uto Ughi e Flavia Vallone, punta anche a valorizzare lo studio della musica e delle arti visive, con un approccio pratico e l’uso dei laboratori. La musica avrà un ruolo importante, insegnando ai ragazzi a suonare insieme e cantare in coro.