Cronaca

Tragedia a Rimini, mamma si butta del tetto con il figlio: morti entrambi

Duplice tragedia, nella prima mattinata di venerdì a Rimini, con una donna che si è tolta la vita gettandosi nel vuoto tenendo il proprio figlio di sei anni tra le braccia. Il dramma si è consumato intorno alle 8.30 in via delle Piante. La donna, di 40 anni, si chiamava Graziana Elga Todaro e, secondo quanto ricostruito, è salita fino all’ultimo piano dello stabile e, una volta sul lastrico solare al quinto piano, si è avvicinata al bordo del tetto per poi lasciarsi andare insieme al bambino. Un volo di oltre 30 metri che si è concluso con un tremendo schianto nei pressi dell’androne dell’ingresso.

Rimini, mamma si butta del tetto con il figlio: morti entrambi

Sul posto, oltre agli agenti delle volanti e della squadra mobile, è intervenuto il magistrato di turno. Dai primi riscontri la donna, commessa in un negozio poco lontano e residente a Viserba, soffriva di depressione e avrebbe lasciato alcuni biglietti per spiegare il gesto per poi salire sul tetto del palazzo di 5 piani e lasciarsi cadere. Nella sua borsa sono stati ritrovati i farmaci antidepressivi che assumeva.

Dagli accertamenti è emerso che la madre, come tutte le mattine, prima di andare a lavorare aveva accompagnato il figlio dai nonni che, a loro volta, lo avrebbero portato al centro estivo. Oggi, invece, la 40enne non si è fermata nell’appartamento dei genitori ma è proseguita fino al tetto dell’edificio di 5 piani al quale si accede da una scala per poi togliersi la vita insieme al figlio. Un volo di oltre 30 metri che non ha lasciato loro scampo e, quando il personale del 118 è accorso in via delle Piante, il medico non ha potuto far altro che dichiarare il decesso di entrambi.

Il compagno della donna, che lavora per le Ferrovie dello Stato, era all’oscuro del dramma ed è stato raggiunto sul luogo di lavoro dal personale della polizia di Stato che lo ha poi accompagnato in Questura per cercare di individuare le cause che abbiano portato la 40enne a un gesto simile. I corpi della donna e del bambino, invece, sono stati trasferiti in obitorio per gli accertamenti di rito e il pubblico ministero di turno ha aperto un fascicolo per poter compiere gli atti di legge ma, al momento, la dinamica appare chiara.

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