Cronaca

Gasolio, il governo Meloni aumenta le accise di un centesimo al litro per il 2025: diminuzione della benzina

carburanti rialzi benzina gasolio prezzi oggi

Il governo Meloni ha deciso di aumentare le accise sul gasolio, prevedendo un rincaro di 1 centesimo al litro per il 2025. Contestualmente, si prevede una diminuzione di un centesimo dell’accisa sulla benzina. Questa manovra è destinata a finanziare il rinnovo del contratto per il trasporto pubblico locale.

Gasolio, il governo Meloni prevede rincaro sulle accise per il 2025

Il decreto che stabilisce l’aumento delle accise, approvato a ottobre insieme alla manovra fiscale sotto la supervisione del viceministro dell’Economia Maurizio Leo, è ora in fase di esame presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato per ottenere un parere, prima dell’approvazione finale. L’inizio della discussione sul provvedimento è previsto per domani, 8 gennaio.

L’intenzione del governo di attuare un “allineamento” tra gasolio e benzina ha già sollevato polemiche, poiché appare in netto contrasto con le promesse fatte dalla presidente del Consiglio Meloni, che aveva garantito l’abolizione delle accise. Dopo l’aumento medio dell’1,8% delle tariffe autostradali, entrato in vigore il 1 gennaio, si preannuncia un ulteriore rincaro. L’allineamento delle accise è un impegno formalizzato dal governo nel Piano Strutturale di Bilancio, anche se al momento non è stata fissata una data specifica per l’attuazione della misura. Si prevede un incremento del prezzo del diesel di un centesimo all’anno a partire dal 2025, accompagnato da una riduzione del prezzo della benzina fino al 2030, anno in cui le due accise si eguaglieranno. L’annuncio di quello che di fatto rappresenta un aumento del prezzo del gasolio era già stato fatto in autunno, quando, durante una conferenza stampa, il ministro dell’Economia Giorgetti aveva minimizzato la questione con una battuta: “Io ho un’auto diesel, dovrò pagare un centesimo in più al litro…”. Come ha spiegato lo stesso ministro, l’Italia è costretta a intervenire per allineare le accise di benzina e gasolio in base agli impegni del Pnrr e alle raccomandazioni della Commissione Ue riguardo alla transizione ecologica.

Dopo gli annunci, la questione è tornata al centro del dibattito nei tavoli coordinati dal viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, insieme ai sindacati e alle Regioni, con l’obiettivo di firmare il rinnovo del contratto per i lavoratori del trasporto pubblico. Un nuovo incontro tra il viceministro Rixi e i sindacati è previsto per il 15 gennaio. È molto probabile che nei prossimi giorni si registri un aumento di un centesimo al litro per il gasolio, mentre l’accisa sulla benzina dovrebbe diminuire di un centesimo. Attualmente, le accise ammontano a 73 centesimi al litro per la benzina e a 62 centesimi al litro per il diesel, quest’ultimo rappresentando l’imposta più alta in Europa. In questo modo, il governo mira a reperire le risorse necessarie per coprire i costi del rinnovo del contratto nazionale 2024-2026, che coinvolge 110mila autoferrotranvieri. Si stima che, attraverso l’allineamento delle tasse sui carburanti, si possano raccogliere 500 milioni di euro in tre anni (con un introito previsto di 200 milioni per il primo anno). Alla fine del periodo di cinque anni, entro il 2030, l’entrata annuale per l’esecutivo potrebbe raggiungere i 600 milioni di euro.

gasolioGoverno Meloni