Cronaca

Manovra, aumentano le tasse d’imbarco: +0,50 sui voli extra europei a partire da aprile 2025

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Aumentano le tasse d’imbarco per i voli extra europei a partire da aprile 2025. I proventi, superiori a 5 milioni di euro, saranno destinati ai Comuni per progetti di sviluppo urbano. Secondo le stime riportate nella relazione tecnica allegata all’emendamento, si prevede che la misura riguardi sei dei principali scali aeroportuali.

Manovra, aumentano le tasse d’imbarco nel 2025

Un emendamento alla legge di bilancio stabilisce che tali fondi dovranno essere utilizzati dai Comuni per opere di edilizia e infrastrutture. A partire da aprile 2025, l’addizionale comunale sui diritti di imbarco per i voli extra-UE aumenterà di 50 centesimi. Questa misura, prevista nell’emendamento alla manovra, riguarderà gli aeroporti italiani con un traffico annuale superiore ai 10 milioni di passeggeri. Secondo le stime riportate nella relazione tecnica allegata all’emendamento, si prevede che la misura riguardi sei dei principali scali aeroportuali.

L’incremento del gettito è stimato in 5,33 milioni di euro per il 2025 (considerando che la misura entrerà in vigore ad aprile) e in 8 milioni di euro per il 2026. I fondi generati da questa iniziativa dovranno essere utilizzati dai Comuni italiani per finanziare progetti di sviluppo urbano, edilizia e infrastrutture, con l’intento di migliorare la qualità delle strutture e dei servizi nelle aree circostanti gli aeroporti interessati. In base ai dati sul traffico aereo passeggeri, sia in partenza che in arrivo, per l’anno 2023, la relazione tecnica allegata all’emendamento spiega che sono stati individuati sei aeroporti che hanno registrato un traffico annuale superiore ai 10 milioni di passeggeri.

Gli aeroporti

Tuttavia, nella stima sono inclusi anche gli aeroporti di Bologna e Milano Linate, che, sebbene abbiano avuto nel 2023 un numero di passeggeri leggermente inferiore ai 10 milioni, si prevede che supereranno tale soglia nel corso dell’anno, considerando i dati del 2024 fino a ottobre. Per gli aeroporti analizzati, la relazione evidenzia un totale di circa 136,5 milioni di passeggeri. Poiché questo valore comprende sia gli imbarchi che gli arrivi, per la stima si considera il 50% di tale cifra, corrispondente a 68,2 milioni.

In base alle statistiche di Enav relative al 2023, si prevede che la percentuale di passeggeri in arrivo e partenza verso destinazioni extra-Ue sia del 23,36%. Applicando questa percentuale ai dati sui passeggeri menzionati in precedenza, si stima un incremento annuale del gettito derivante dall’addizionale sui diritti di imbarco di circa 8 milioni di euro, cifra leggermente inferiore rispetto a quanto previsto per il 2025, anno in cui la misura entrerà in vigore ad aprile.

L’emendamento specifica inoltre che i comuni, le province e le città metropolitane devono destinare l’aumento dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri a opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché alla realizzazione di nuove infrastrutture stradali e al potenziamento di quelle già esistenti. Infine, si precisa che sarà il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con il Ministero dell’Interno e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-Città, a emanare entro il 15 marzo 2025 «le modalità di attuazione delle disposizioni, con particolare attenzione alla riscossione, al riversamento e alla distribuzione a favore degli enti coinvolti».

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