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Zona rossa, rinvio per l’acconto Irpef e per la dichiarazione dei redditi

Rinvio per l’acconto Irpef e per la dichiarazione dei redditi: slitta la scadenza del 30 novembre, ma solo per chi vive nella zona rossa covid. Il termine slitta al 30 aprile. L’idea è quella di estendere il rinvio a tutti i territori.

Il rinvio per l’acconto Irpef e dichiarazione dei redditi a novembre

Il viceministro dell’Economia Pier Paolo Baretta dice oggi al Mattino che il tema è sul tavolo e si sta discutendo di come articolare gli interventi, ma anche l’Agenzia delle Entrate dovrà dire la sua su come muoversi.

A spingere per il rinvio ci sono ragioni anche tecniche, spiega il quotidiano: i commercialisti chiedono da tempo proroghe perché l’emergenza ha complicato il lavoro degli studi. E poi c’è l’opposizione, che chiede al governo una pace fiscale: “Serve – ha detto Silvio Berlusconi – un anno bianco fiscale, con lo stop a ogni pagamento di tasse e tributi”.

Entro il 30 novembre vanno versati gli acconti Irap, Ires e Irpef, a meno che non si risieda in zona rossa: in questo caso il termine slitta al 30 aprile per i contribuenti soggetti agli Isa, gli Indici sintetici di affidabilità fiscale.

Ma l’idea è di estendere il rinvio a tutti i territori. Il decreto Agosto aveva stabilito che avrebbero beneficiato del rinvio solo i contribuenti che avevano avuto un calo del fatturato pari a un terzo. Con il rinvio dei pagamenti esteso a tutti si avrà l’opportunità di potersi basare su consuntivi e dati certi per i calcolo degli acconti e non sullo storico dei redditi del 2019 che per via dell’emergenza non è più indicativo per molte attività che hanno avuto i guadagni ridotti o azzerati nel corso del 2020.

Al contrario, almeno per ora, non sono previsti rinvii sul fronte della pace fiscale: in altre parole le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio (in scadenza il 10 dicembre) dovranno essere pagate puntualmente.


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