Cronaca

Strage di Erba, oggi la prima udienza per la revisione | Olindo: “Voglio solo stare con mia moglie”

Spera in un processo sereno e oggettivo a Brescia, ringrazia il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser e ribadisce l’innocenza propria e di sua moglie Rosa Bazzi. È questo, in sintesi, il contenuto della lettera scritta da Olindo Romano, condannato con la moglie all’ergastolo per la strage di Erba, al giornalista Marco Oliva.

Riprende il processo sulla strage di Erba: la lettera di Olindo Romano

“Caro Marco, ho saputo della revisione telefonando a Rosa, lei era emozionatissima e anche io mi sono emozionato non vedevo l’ora di rifare il processo” ha scritto Olindo. “Noi – ha aggiunto – ci aspettiamo che finalmente possa esserci un processo vero che con oggettività valuti le prove. Penso proprio che saremo in aula il 1 marzo. Voglio ringraziare il Procuratore Generale di Milano Tarfusser che ci ha fatto riconquistare la fiducia nella giustizia. Speriamo che a Brescia ci siano magistrati che valuteranno con serenità tutte le anomalie di questa vicenda. A me e Rosa in questi anni è mancata la possibilità di stare insieme come facevamo prima, vogliamo solo quello”.

Olindo ha commentato anche le recenti dichiarazioni di Giuseppe Castagna, che nella strage di Erba ha perso madre, sorella e nipotino. “Penso che i fratelli Castagna – ha scritto Romano – dovrebbero essere interessati a capire come sono andati veramente i fatti e non capisco perché nascondano la testa sotto la sabbia pur di non confrontarsi con gli innumerevoli dubbi che continuano a emergere da questa vicenda. Non so chi sia il colpevole e non posso accusare nessuno senza prove, so io cosa vuol dire e non lo auguro a nessuno”.

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