Follia a Napoli dove poco dopo la mezzanotte di sabato si è verificata una rissa con caschi e coltelli tra due gruppi di giovani in piazza Vanvitelli nel cuore del Vomero. La ricostruzione della vicenda e l’ipotesi della vendetta. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Follia a Napoli, rissa con caschi e coltelli tra due gruppi di giovani
Incontrollabile come uno tsunami, imprevedibile come un terremoto, ma costante come un orologio, il fenomeno della violenza giovanile torna a esplodere. Un fiume carsico che scorre attraverso profondi canali, per poi manifestarsi all’improvviso nei luoghi meno attesi. A macchiare di sangue l’ultimo sabato di movida non è stato solo il killer che ha assassinato il ventenne Emanuele Durante nella zona del Museo: poche ore dopo, la violenza si è manifestata in una spaventosa rissa nel cuore del Vomero, a piazza Vanvitelli.
La scintilla
Basta davvero poco per innescare la follia. Gli elementi sono sempre gli stessi: due gruppi di ragazzi si incrociano, e come al solito, una scusa, una parola di troppo o un commento su una ragazza possono far esplodere la situazione. L’episodio è avvenuto poco dopo mezzanotte, ed è stato denunciato da Nelide Milano, Ilaria Puglia e Barbara Tafuri, della “Rete per la Sicurezza Minori e Adolescenti”.
«Sabato sera – spiegano – si è verificata ancora una volta una violenta zuffa in piazza Vanvitelli, con ragazzi che si sono affrontati a colpi di caschi e coltelli». Le rappresentanti dell’associazione, che monitora i casi di giovani a rischio in tutta Italia, hanno raccolto le testimonianze di chi si è trovato, senza volerlo, al centro di questa maxi-rissa, in un momento di grande afflusso di ragazzi che si radunano tra piazza Vanvitelli, via Scarlatti e via Luca Giordano.
Botte da orbi
«In quel frangente – raccontano Milano, Puglia e Tafuri – “nell’area pedonale era presente solo una pattuglia delle forze dell’ordine. Dopo un’ora, grazie alla diffusione della notizia tra i genitori, è emersa la notizia delle aggressioni. Siamo consapevoli che la responsabilità di accertare le dinamiche spetta agli inquirenti, ma è importante sottolineare che questo sabato abbiamo assistito a un omicidio che ha portato alla morte di un giovane di vent’anni». Infine, la critica: «Ci dispiace evidenziare che, dopo le riunioni in Prefettura e l’impegno per un maggiore controllo nei luoghi frequentati nel fine settimana, sembra che l’attenzione sull’emergenza della violenza minorile si sia affievolita. Non è accettabile che questa problematica venga affrontata solo dopo eventi tragici per poi essere dimenticata. Come Rete per la sicurezza dei minori e degli adolescenti, chiediamo nuovamente un incontro con il prefetto Michele di Bari per fare il punto sui protocolli di cui avevamo discusso a ottobre, ma di cui non abbiamo più avuto aggiornamenti».
Al termine della guerriglia, si sono registrati due ragazzi feriti: due 19enni sono stati portati al Cardarelli, uno dei quali ha subito una coltellata alla gamba, mentre l’altro presenta un sospetto trauma cranico causato da un violento colpo di casco da motociclista. Le loro condizioni non sono gravi. Le indagini sono in corso e la polizia ha acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. «Questo ultimo episodio – commenta Rino Nasti, consigliere della Municipalità Vomero-Arenella di EuropaVerde – evidenzia l’urgenza di garantire un presidio fisso delle forze dell’ordine nella principale piazza del Vomero durante il fine settimana. In particolare, dopo la mezzanotte, la presenza di giovani è notevole: ribadiamo che il servizio di polizia e i turni della Polizia Locale non possono terminare a mezzanotte».
La vendetta
E la storia non si ferma qui. Nel buio che avvolge molti giovani, si conclude un’altra incredibile vicenda. Mercoledì scorso, un ragazzo di 17 anni, senza precedenti penali, è stato colpito da un proiettile alla gamba destra mentre si trovava in scooter con un amico in via Nuova Poggioreale. Grazie a un’indagine rapida, i carabinieri del nucleo operativo di Poggioreale hanno arrestato un 17enne di Casoria, fortemente sospettato di tentato omicidio. Dall’inchiesta è emerso che la vittima stava guidando lo scooter con un amico quando, nei pressi della casa circondariale e di una scuola, un giovane a bordo di un Suv nero si è affiancato a loro, puntando una pistola. Da solo in auto, ha sparato un colpo, ferendo il 17enne alla gamba, prima di darsi alla fuga.
Grazie all’analisi delle immagini raccolte lungo la strada e alle testimonianze ottenute, i carabinieri sono riusciti a identificare facilmente la targa dell’auto, scoprendo che era in leasing. Il nome associato al contratto portava a Casoria. Durante le indagini, un 17enne, figlio del titolare del contratto di noleggio, si è presentato al commissariato di Scampia, dichiarando di essere responsabile del ferimento. Dalle informazioni raccolte, sembra che, prima della sparatoria, il giovane avesse avuto un litigio con due coetanei in scooter. I carabinieri lo hanno rintracciato pochi minuti dopo e lo hanno arrestato, convalidando successivamente il fermo. La vittima proviene da un contesto legato al clan Mazzarella, mentre l’aggressore è figlio di un presunto affiliato all’Alleanza di Secondigliano, attualmente in carcere. Tuttavia, l’episodio non sembra avere connotazioni camorristiche.