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Ristoranti e bar chiusi a Natale, il Cts chiede al Governo un lockdown

Bar e ristoranti chiusi a Natale e possibilità di spostamento solo dai piccoli Comuni: le ipotesi del governo per evitare assembramenti. Intanto, il Cts chiede al Governo una sorta di lockdown.

Natale, bar e ristoranti chiusi: il Cts chiede al Governo un lockdown

Dopo le immagini della folla nelle grandi città e la riunione d’urgenza del governo, oggi lunedì 14 dicembre, si è tenuto un nuovo vertice con il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il Comitato tecnico scientifico al fine di valutare il quadro sanitario e decidere misure anti assembramenti.

Spunta l’ipotesi di tenere chiusi bar a ristoranti nei giorni festivi e prefestivi durante le vacanze di Natale. Proprio il Cts avrebbechiesto al Governo di varare norme più severe per contenere i contagi da coronavirus ed evitare assembramenti e spostamenti durante le feste, una sorta di lockdown  per tutto il periodo delle festività natalizie.

Bar e ristoranti chiusi a Natale?

Il nuovo incontro servirà per esaminare la situazione in vista delle feste e per elaborare soluzioni che evitino il più possibile il formarsi di assembramenti nei grandi centri.

Nel corso della riunione di emergenza con i capidelegazione la maggioranza avrebbe anche lavorato ad una mozione da presentare nella mattinata di lunedì in Senato relativa agli spostamenti nei giorni di Natale e Capodanno.

Le possibili deroghe

Il provvedimento dovrebbe prevedere poche deroghe alla mobilità e relative solo ai comuni più piccoli. In particolare si parlerebbe di centri con un massimo di cinquemila abitanti i cui residenti potrebbero potersi spostare entro i 30 chilometri.

Si può ragionare su alcune deroghe per piccoli comuni ma devono rimanere piccole eccezioni alla linea del rigore e della fermezza che deve essere centrale“, aveva affermato un esponente pentastellato.

Zone rosse o arancioni

È possibile che nei giorni festivi e prefestivi si istituiscano delle zone rosse e arancioni tenendo chiusi bar e ristoranti. Tutto è comunque ancora da decidere, tanto più che in calendario c’è anche il voto alla mozione di centrodestra che prevede la possibilità di muoversi liberamente all’interno della regione il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio.


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