Almanacco

Roby Facchinetti, nasce l’1 maggio del 1944 lo storico tastierista dei Pooh

Un se ne sta dietro una tastiera, timido timido e quando il suo gruppo attaccava un pezzo si metteva a cantare a squarciagola canzoni che il più delle volte era stato lui stesso a scrivere.
Cantautore, compositore e tastierista italiano di grande successo, insomma, un genio creatore di melodie meravigliose che risponde al nome di Camillo Facchinetti, in arte Roby, che negli anni si è ritagliato un posto nella hall of fame della musica mondiale grazie all’età dell’oro dei Pooh ed ora continua a dispensare, sovente, emozioni a perdita d’occhio contribuendo, senza se e senza ma, alla crescita della sua fama.

Roby Facchinetti, il leggendario tastierista dei Pooh

Nato il giorno 1 maggio 1944 ad Astino, in provincia di Bergamo. Primo di cinque figli, la sua precoce passione per la musica porta i suoi genitori ad iscriverlo all’età di otto anni al conservatorio “Donizetti” di Bergamo. La sua prima band, “I Monelli”, vede la luce nel 1958: si esibisce nelle balere della provincia. A Rimini il gruppo incontra Paolo Bacilieri, gestore de “La Stalla”, un rinomato locale di Riccione che vuole dar loro un’opportunità, previa audizione personale.

Gli inizi

Il risultato dell’esibizione di fronte all’intraprendente Bacilieri è un ingaggio della durata di venti giorni nel suo locale, ingaggio poi rinnovato per tutta la stagione grazie al successo ed ai consensi ottenuti.


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Roby Facchinetti in una rara immagine degli anni ’70.

Passato alla band “Pierfilippo e Les Copains”, Roby gira l’Italia, fin quando una sera a Bologna la band suona insieme ai Pooh, un gruppo già formato da tempo che propone un rock melodico di ottima fattura. Al termine dell’esibizione a Roby viene proposto di unirsi al gruppo, in quanto vi è la necessità di sostituire Bob Gillot, componente inglese che crea qualche problema.

La nascita di Roby e i grandi successi

Il nostro accetta scegliendo come nome d’arte, forse per dare un tocco di americanismo alla sua provenienza, appunto Roby. Il riservatissimo musicista è poi diventato la vera e propria anima della band, trascinatore del gruppo anche fuori dal palcoscenico. Oltre ad essere particolarmente preparato dal punto di vista musicale, è dotato di una voce straordinaria, potente e pulita che mette in risalto molto spesso nei ricorrenti “assoli” vocali.


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I Pooh al completo.

Sotto il profilo umano è una persona davvero speciale, buona e sensibile come poche, capace di capire le esigenze degli altri e di immedesimarsi nei panni altrui. È comunque senz’altro questo equilibrio caratteriale, unito naturalmente alle analoghe straordinarie doti dei suoi compagni di avventura, che i Pooh hanno saputo affrontare indenni le acque agitate e incerte di oltre quarant’anni di carriera. Mai si sono calpestati i piedi a vicenda.

Roby Facchinetti ha inciso anche qualche disco solista. Il suo primo titolo in questa veste risale all’aprile del 1984 ed è intitolato semplicemente “Roby Facchinetti”, mentre del 1993 è “Fai col cuore”.

Dai 2000 in poi

Nel 2002 è in gara al 45º Zecchino d’Oro con il brano: “Marcobaleno”. Scrive la colonna sonora del film-documentario su Leonardo Da Vinci, Leonardo chi?, presentato al Festival del cinema 2010 a Roma. Nel 2014 esce il terzo album solista che si intitola Ma che vita la mia. All’uscita dell’album segue una tournée che tocca le principali città italiane.

Partecipa alla 57ª edizione del festival di Sanremo, al fianco del figlio Francesco, con il brano “Vivere normale”, centrata sul tema dell’amore e del rapporto filiale. Dopo la prima esibizione, però, i due vengono aspramente criticati dall’esperto Mario Luzzatto Fegiz in occasione del dopo-festival. Nonostante tutto i due si classificano all’ottavo posto.

Pubblica il terzo album da solista nel 2014: intitolato Ma che vita la mia contiene anche un duetto con il soprano torinese Valeria Caponnetto Delleani (figlia di Silvana Aliotta) nella canzone Poeta, dedicata a Valerio Negrini. Il 27 marzo l’album debutta al primo posto della classifica dei più venduti in Italia.


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Roby Facchinetti alla tastiera, in concerto con i Pooh a Monza (2004).

Dopo i Pooh

Nel 2015 è coach, insieme al figlio Francesco, del talent show “The Voice of Italy”, che vincono con Fabio Curto. Il 3 novembre 2017 è uscito il suo nuovo cd realizzato in coppia con Riccardo Fogli. Il titolo è Insieme. Nel 2018 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Riccardo Fogli, con il brano “Il segreto del tempo” (musica di Roby Facchinetti, testo di Pacifico), piazzandosi in finale al 18º posto.

A marzo 2020, durante la pandemia di COVID-19, colpito dalla situazione nella sua città Bergamo, scrive il brano “Rinascerò, Rinascerai”, con le parole del collega Stefano D’Orazio. La canzone, arrangiata da Danilo Ballo, in pochi giorni viene messa a disposizione sulle piattaforme digitali. Tanto SIAE quanto Sony Music devolveranno tutti i diritti in favore dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.


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Roby e Francesco Facchinetti a “The Voice” nel 2015.

Vita privata

Nato e cresciuto a Bergamo ha 72 anni ed è alto 171 cm (pesa circa 68 chili). Il musicista ha avuto una vita privata piuttosto movimentata. Roby – il cui vero nome è Camillo Ferdinando – ha avuto due mogli e ben cinque figli. Il primo matrimonio, quello con Mirella, è durato nove anni, dal 1970 al 1979.


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Roby Facchinetti in compagnia della sua attuale moglie: Giovanna Lorenzi.

Da questa unione sono nate due figlie: Alessandra, oggi famosa stilista, e Valentina, speaker radiofonica. Dopo il divorzio Facchinetti ha avuto una lunga relazione con Rosaria Longoni, ex insegnante oggi scrittrice, dalla quale ha avuto il figlio Francesco, cantante e conduttore televisivo.

A metà Anni Ottanta ha conosciuto Giovanna, la sua attuale moglie, che ha sposato nel 1989. Da questo rapporto sono nati altri due figli: Roberto e Giulia, che hanno rispettivamente 30 e 26 anni. Artista affermato ma pure nonno impegnato. Roby ha ben quattro nipoti: Mia, Leone e Lavinia, figli di Francesco Facchinetti, e Lorenzo, figlio dell’ultimogenita Giulia.