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Roger Moore, la vita e la carriera del volto storico di James Bond

Roger Moore è l’attore, famoso in tutto il mondo per aver prestato il proprio volto a James Bond. Per ben sette volte, fra gli anni Settanta e Ottanta, aveva interpretato il ruolo dell’agente segreto legando per sempre il suo destino a quello di 007.
Quando al cinema uscì “Agente 007 – Vivi e lascia morire”, l’ottavo film della saga. Moore venne scelto dai produttori per sostituire Sean Connery, un compito difficile, visto che l’attore aveva reso celebre in tutto il mondo James Bond. Roger Moore però si dimostrò all’altezza, incantando il pubblico. Da allora vestì i panni del famoso agente di sua maestà in ben sei film, sino a “Bersaglio mobile” del 1985. Ad oggi il suo record rimane imbattibile.

Roger Moore, vita e carriera

L’attore britannico Roger Moore nasce a Londra il 14 ottobre 1927, da padre poliziotto e madre casalinga.

Bravo studente e promettente nuotatore, abbandona la scuola all’età di 15 anni e va a lavorare per la Publicity Picture Productions, una compagnia cinematografica di Londra, dove diventa un apprendista.

La prima incursione di Moore nel mondo del cinema finisce, però, male in quanto viene rapidamente licenziato. Grazie al suo bell’aspetto non ha comunque difficoltà a trovare qualche lavoro nel campo della recitazione e fa il suo debutto cinematografico, con una piccola parte, nel film “Cesare e Cleopatra” (1945) che vede protagonista Vivien Leigh.



La gavetta

Grazie alla sua prima vera grande occasione, viene notato dal regista Brian Desmond Hurst che, favorevolmente colpito, gli trova un posto presso la Royal Academy of Dramatic Arts e paga la sua quota di iscrizione ai corsi. La carriera da attore in erba viene interrotta a 18 anni quando Roger Moore riceve la chiamata dall’esercito.



 

Fa il suo ritorno a Londra e cerca di far ripartire la sua carriera di attore ma incontra molte difficoltà. Si rivela questa una battaglia in salita, ma Moore non ha alcuna intenzione di darsi per vinto.

L’ascesa

Nel 1953 si trasferisce negli Stati Uniti d’America ed ottiene una parte nel film per la TV World by the Tail. Grazie a questo ruolo viene notato dai principali studios, Warner Bros, Paramount e Metro-Goldwyn-Mayer, che si contendono il giovane e promettente attore. Roger Moore decide di firmare un contratto con la MGM per 250 dollari a settimana e presto appare nel suo primo ruolo importante in “L’ultima volta che vidi Parigi” (1954). Gli impegni sul grande schermo si susseguono: ottiene parti rilevanti in “Oltre il destino” (1955) e “Il ladro del re” (1955) e, da protagonista, in “Diane” (1956). Nessuno di questi film dona a Moore la celebrità e, di conseguenza, pone fine al contratto con la MGM, optando per la Warner Bros.



Inizia a recitare in alcuni show televisivi ed è protagonista di “The Alaskans” (1959-1960) e “The Saint” (1962-1969), la serie TV britannica che fa conoscere in tutto il mondo il nome di Roger Moore. La famosa serie TV aiuta Moore ad ottenere il ruolo più importante, quello che caratterizzerà l’intera sua carriera, ovvero James Bond.

Il successo

L’esperienza di Roger Moore sul grande schermo non era mai stata veramente abbagliante, ma la sua fortuna muta nei primi anni Settanta, quando gli viene offerto il ruolo dell’Agente 007, un personaggio inventato dall’autore britannico Ian Fleming e molto amato dal pubblico. Erede di Sean Connery, Moore debutta come Bond nel film del 1973 Vivi e lascia morire. L’attore tiene un diario durante tutte le riprese e pubblica un libro intitolato “Roger Moore as James Bond 007: Roger Moore’s Own Account of Filming Live and Let Die”.



Nei successivi dodici anni impersona per altre sei volte il famoso agente donandogli una chiave più ironica rispetto al passato: “L’uomo dalla pistola d’oro” (1974), “La spia che mi amava” (1977), “Moonraker – Operazione Spazio” (1979), “Solo per i tuoi occhi” (1981), “Octopussy – Operazione Piovra” (1983) e “Bersaglio Mobile” (1985).

Fine carriera

Nel dicembre 1985 Roger Moore annuncia di volersi allontanare dal personaggio di James Bond. Recita in numerosi altri film ma nessun ruolo ottiene il successo della spia britannica con licenza di uccidere.

Alla carriera di attore, affianca quella di scrittore. Pubblica alcuni libri tra i quali: “My Word Is My Bond: The Autobiography” (2008), “Last Man Standing: Tales from Tinseltown” (uscito negli Stati Uniti con il titolo “One Lucky Bastard”) e “Bond on Bond: Reflections on 50 Years of James Bond” (2012).

Molto attivo nel campo della beneficenza, Roger Moore è Goodwill Ambassador dell’Unicef dal 1991; inoltre, nel 2000 riceve dal Variety Club di Londra un premio umanitario internazionale per le sue opere di carità. E questo non è l’unico riconoscimento. Nel 1999 viene nominato Comandante dell’Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico (CBE), nel 2003 Cavaliere e nel 2008 Comandante dell’Ordine Nazionale delle Arti e delle Lettere di Francia.



Morte

Roger Moore si spegne a il 23 maggio del 2017 (a 89 anni) dopo una lunga ed estenuante battaglia contro il cancro, ad annunciare la morte è stata la famiglia con un lungo messaggio su Twitter:

“Siamo devastati – hanno scritto i figli Deborah, Geoffrey e Christiane -. Con il cuore colmo di dolore che dobbiamo annunciare che il nostro amato padre, Sir Roger Moore, è morto oggi in Svizzera dopo una breve ma coraggiosa battaglia contro il cancro. L’amore che lo ha circondato nei suoi ultimi giorni è così grande che non può essere quantificato in parole”.



“Tutto il mondo lo conosceva per i suoi film, i suoi show televisivi e per il suo lavoro appassionato per l’Unicef che lui considerava il più grande dei suoi impegni – si legge nel comunicato -. L’affetto che nostro padre sentiva ogni volta che era su un palcoscenico o davanti ad una macchina da presa lo ha riempito enormemente e lo ha tenuto impegnato fino ai suoi 90 anni, con la sua ultima apparizione lo scorso novembre sul palco del Royal Festival Hall di Londra. La platea lo ha applaudito dentro e fuori dal palco, fino a scuotere le fondamenta dell’edificio, a poca distanza da dove nacque”.



Graziepapà – hanno concluso i figli di Roger Moore -per essere stato quello che sei stato, e per essere stato così speciale per tante persone. I nostri pensieri devono ora rivolgersi a sostenere Kristina in questo momento difficile e, in conformità con i desideri di nostro padre, ci sarà un funerale privato a Monaco”.

Vita privata

Durante la sua esperienza con l’esercito statunitense (avvenuta all’età di 18 anni) è stato mandato in Germania per quasi 3 anni; in questo lasso di tempo contrae il suo primo matrimonio (si sposerà altre tre volte) con l’attrice Doorn van Steyn. Nel 1953 si sposa con la cantante Dorothy Squires e si trasferisce negli Stati Uniti d’America per rincorrere i suoi sogni.

La sua ultima stagione di “The Saint” (1962-1969) segna la fine delle nozze dell’attore con la Squires ed il successivo matrimonio con l’attrice italiana Luisa Mattioli, con la quale aveva una relazione da anni e con la quale avrà tre figli. Infine, l’attore divorzia anche da Luisa Mattioli nel 1996 e si sposa, per la quarta volta, con Kristina Tholstrup nel 2002. Durante la sua vita, Moore ha combattuto contro diversi problemi di salute: cancro alla prostata, problemi di cuore e diabete di tipo II.

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