Cronaca

Roma, chiama l’ambulanza e aggredisce l’autista con un martello: “Dovete trasferire la zia in un altro ospedale”

Fiumicino crolla controsoffitto ristorante
immagine di repertorio
Fiumicino crolla controsoffitto ristorante

Uomo richiede l’intervento di un’ambulanza per la zia che è stata colta da un malore ma aggredisce l’autista con un martello: attimi di paura quelli che si sono consumati nel quartiere Collatino a Roma. “Non va bene, dovete portarla in un’altra struttura”, ha intimato l’aggressore.

Roma, chiama l’ambulanza e aggredisce l’autista con un martello

Attimi di paura al Collatino, dove un uomo ha aggredito il conducente di un’ambulanza. L’operatore del pronto soccorso era giunto sul posto dopo la richiesta d’aiuto del trentasettenne, che aveva contattato i soccorsi per la zia, colpita da un malore.

Aggressione all’autista dell’ambulanza: cosa è accaduto

Una volta giunti sul luogo dell’incidente, gli operatori del pronto soccorso hanno subito assistito la paziente, caricandola a bordo dell’ambulanza. Mentre si preparavano a partire verso l’ospedale designato per le cure, si è verificata l’aggressione. Dalle prime testimonianze raccolte, sembra che il trentasettenne abbia perso il controllo dopo aver saputo quale ospedale avrebbero raggiunto. “Non va bene – avrebbe esclamato il nipote della donna soccorsa – Dovete portarla in un altro ospedale”. Da quel momento, la situazione è degenerata.

L’aggressione al personale sanitario e l’attacco con il martello

In preda all’ira, il trentasettenne ha iniziato a inveire contro gli operatori del soccorso e, afferrato un martello, si è scagliato contro l’autista dell’ambulanza, colpendolo. L’allerta è scattata immediatamente. Dopo una prima segnalazione, i carabinieri della stazione Prenestina sono intervenuti sul luogo dell’incidente e hanno proceduto all’arresto dell’uomo. Nel frattempo, il ferito, colpito con un martello e che si trovava al volante dell’ambulanza, è stato soccorso. Fortunatamente, le sue condizioni non sono gravi e le ferite sono state valutate guaribili in cinque giorni.

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