Sono in corso a Roma i funerali di Piero Angela, scomparso lo scorso 13 agosto. Dalle 11:30 alle 19 sarà allestita la camera ardente nella Sala della Protomoteca. A seguire saranno celebrate le esequie con cerimonia laica, come disposto dallo stesso divulgatore.
Chi era Piero Angela, vita privata, moglie, figli: oggi i funerali
Il feretro è arrivato verso le 10.40 in Campidoglio. Ad accoglierlo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Presente anche la moglie del giornalista, Margherita Pastore, e i figli Alberto e Christine. Di seguito, ecco il discorso del figlio Alberto: “Non è facile per me questo discorso. Sono abituato ad andare a braccio. Un discorso difficile. Le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci. Vorrei partire dall’ultimo comunicato di papà. Quelle sono state le sue ultime parole. Un discorso non ufficiale, è come qualcuno che parla agli amici. Siamo rimasti colpiti dal ritorno social della notizia, da quante persone lo amassero. Il sentimento è qualcosa che rimane. E i valori sono eterni. Ci ha insegnato attraverso trasmissioni, libri. L’ultimo insegnamento me l’ha fatto non con le parole, ma con l’esempio. Questi ultimi giorni mi ha insegnato a non aver paura della morte. Quando ha saputo che era venuto il suo tempo, ha concluso le trasmissioni, ha inciso l’ultimo disco jazz.
Una forza incredibile. Non ho mai visto qualcosa del genere. Aveva un approccio razionale e scientifico alla vita, per questo gli è stato possibile. Mi è sembrato a volte di avere Leonardo da Vinci in casa. Aveva una capacità di sintesi e analisi che metteva tutti d’accordo. Amava questo aforisma: siccome una giornata lieta dà lieto dormire, una vita ben usata dà lieto morire. Mio padre è un esempio per i ragazzi che cercano l’eccellenza. Sarà vivo in tutte le persone che cercano di unire e non disunire, che cercano la curiosità e la bellezza della natura. Che cercano di assaporare la vita. Era una persona con grande umorismo, capace di mettersi a suonare il pianoforte. Era bravo anche nel disegno. Cercherò anche io di fare la mia parte”.
Chi era Piero Angela: vita privata, moglie e figli
Piero si è spento nella notte tra il 12 e il 13 agosto 2022. Il figlio, Alberto, ha seguito le sue orme. Piero Angela è nato a Torino il 22 dicembre 1928, suo padre Carlo è stato nominato Giusto tra le nazioni per aver salvato numerosi cittadini ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Fin da giovane coltiva la passione per l’arte, la musica, la scienza. Da sempre un uomo estremamente curioso, è cresciuto tra libri e studio.
Quello con la moglie Margherita Pastore è stato un grande amore. Quando i due si sono conosciuti avevano rispettivamente lui 24 e lei 18 anni. Pastore era una ballerina classica della Scala di Milano e tra i due fin dal primo istante è nato qualcosa di molto intenso. Lo stesso Angela dichiarò: “Ho avuto un colpo di fulmine, ma è accaduto in un’epoca nella quale ci si dava ancora del lei. L’ho conosciuta alla festa di un’amica, lei aveva 18 anni e io 24, mi sono messo a suonare il pianoforte e ci siamo innamorati”.
I due si sono sposati nel 1955, hanno avuto due figli, Alberto e Christine. Sul primo sappiamo molto, almeno della carriera lavorativa. Per quanto riguarda la seconda le informazioni sono molto poche. Dal primogenito ha avuto tre nipoti: Edoardo, Alessandro e Riccardo.
Com’è morto Piero Angela: età e malattia
Non si sa molto dello stato di salute di Piero Angela prima della morte. A dicembre 2022 avrebbe compiuto 94 anni e in una recente intervista a Il Messaggero spiegò di soffrire a causa di una alterazione molto comune a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, ovvero la discopatia: “Sono con un piede nella fossa e uno sulla saponetta. Quando sono in piedi ho più di 90 anni, soffro di discopatia. Ma quando sono seduto ne ho 45”. Nel novembre del 2019, invece, fu ricoverato all’ospedale Sant’Andrea di Roma in seguito ad un incidente domestico.
Alcune curiosità sul conduttore
Pur non avendo mai conseguito una laurea, gli sono state conferite per ben 8 ad Honoris Causa. Nel 2018 è stato insignito del titolo Torinese dell’anno per aver da sempre “rappresentato lo stile torinese dell’impegno e della passione per il lavoro (…) attraverso un linguaggio accurato ma comprensibile e soluzioni innovative di comunicazione che hanno rivoluzionato il mondo della divulgazione scientifica”.
Era un bravissimo pianista. Suonava il piano forte dall’età di 7 anni e prima di diventare un giornalista full time si esibiva nei jazz club di Torino. Suo figlio Alberto non lo ha mai chiamato papà mentre lavoravano, fu proprio il divulgatore scientifico a chiedere al figlio di chiamarlo per nome: “Gliel’ho chiesto io di chiamarmi Piero, mi piace avere un rapporto di lavoro”. A darne il triste annuncio è stato proprio il figlio su Instagram: “Buon viaggio papà”.
L’ultimo messaggio
Piero Angela aveva lasciato un ultimo messaggio prima di morire. Il testo è stato diffuso sui social network poco dopo la sua scomparsa:
«Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio Piero Angela».
Il patrimonio di Piero Angela
Il suo stile unico e la sua conoscenza, gli hanno fatto guadagnare negli anni un compenso di tutto rispetto. Stando gli ultimi dati risalenti al 2017, si è parlato di un super contratto che all’epoca era in scadenza. Il compenso totale riportato vale 1 milione e 800 mila euro suddivisi in due stagionu, a seconda della messa in onda del programma. A questo compenso si aggiunge l’attività come autore RAI, oltre alle rendite derivate dalla vendita dei libri e dalla ricerca in campo scientifico.