Lo chef Roberto Brancaccio è stato investito e ucciso da un’auto pirata mentre era in sella al suo scooter lungo via Nomentana a Roma. Solo dieci minuti prima dell’incidente mortale aveva pubblicato una storia su Instagram dedicata ai figli, poi il dramma.
Roma, Roberto Brancaccio investito e ucciso da un’auto pirata
Come riportato da La Repubblica, l’ultima storia su Instagram di Roberto Brancaccio era un video affettuoso con i figli accompagnato dalla canzone “Sangue del mio sangue”. “Ora si che ho fatto il pieno di amore. Vi amo pulci” sono le parole del giovane chef. Dopo dieci minuti lungo via Nomentana a Roma si è consumato l’incidente mortale.
Lo chef era in sella al suo motorino quando è stato travolto da un’auto. L’impatto è stato violento e il 41enne è stato sbalzato dal mezzo. Il conducente della vettura ha abbandonato Roberto Brancaccio esamine sull’asfalto e si è dato alla fuga. Lo chef è morto pochi minuti dopo l’impatto.
Le indagini
I vigili del III gruppo Nomentano indagano sull’incidente costato la vita a Brancaccio. Le forze dell’ordine sono sulle tracce del pirata della strada. Dalle prime indiscrezioni è emerso che l’auto sarebbe stata individuata attraverso alcune videocamere di sorveglianza che ne hanno ripreso la fuga. Si tratta di una berlina nera, come confermato anche da diversi testimoni.
Il cordoglio
“Non ho mai deciso di fare questo lavoro. Lui ha scelto me e io rispetto la sua scelta”. Sposato con due figli, “Chef Brancaccio”, come si faceva chiamare, lavorava all’Osteria di Agrippa, vicino al Pantheon. Numerosi i messaggi di cordoglio sui social: “Avevamo ancora da fare un Tik Tok insieme – il ricordo della cugina Virginia – e invece per colpa di un uomo di m…. non potremmo farlo più. Sarai nel mio cuore per sempre”.