Cronaca

Roma, sospesi gli ingressi di detenuti minorenni al CPA: saranno trasferiti a Napoli e Salerno

La decisione è arrivata come “un fulmine a ciel sereno”, decisa unilateralmente dal Dipartimento della Giustizia minorile senza alcun confronto con i Sindacati: il “servizio” di accoglienza del Centro di prima accoglienza di Roma è temporaneamente sospeso fino al 30 settembre 2024. E, per tanto, i minorenni arrestati, fermati o accompagnati a disposizione dell’A.G. verranno momentaneamente accolti presso il C.P.A. di Napoli. E un analogo provvedimento sposta uomini da Salerno a Nisida con effetto immediato e dello stesso tipo.

Stop agli ingressi nel Centro di prima accoglienza di Roma: detenuti in Campania

Lo denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria che ha inviato una dura nota di protesta al Capo Dipartimento Antonio Sangermano ed ha sollecitato l’intervento del Sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Ostellari, delegato al settore minorile: “E’ un provvedimento unilaterale, visto che a nostro sommesso avviso si sarebbero dovuti dapprima avvisare i rappresentanti sindacali di categoria e trovare, assieme, una soluzione. Ed è sintomatico di un Dipartimento che ‘naviga a vista’, in cui vengono presi provvedimenti estemporanei da un giorno alla latro e senza una strategia complessiva per la giustizia minorile che è allo sfascio. Pensate al minore arrestato a Civitavecchia, Roma o Viterbo che dovrà essere portato a Napoli, con tutti i rischi di sicurezza che questo comporta…”.

“L’Amministrazione avrebbe dovuto inviarci prima l’apposita informazione preventiva e poi adottare ogni più utile iniziativa dopo averne discusso con le Organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. Ma sarei curioso di sapere cosa ne pensa il Prefetto di Roma…”, evidenzia il leader del SAPPE. Per questo, chiede “di ritirare il censurato decreto e, successivamente, di modificare l’organizzazione del lavoro del C.P.A. di Roma solo dopo aver consultato le OO.SS.”

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