Ronaldo de Assis Moreira (meglio noto come Ronaldinho) è un ex calciatore brasiliano, di ruolo centrocampista o attaccante. Con la nazionale brasiliana si è laureato campione del mondo nel 2002 e campione del Sudamerica nel 1999.
Ronaldinho, ex calciatore brasiliano
Calciatore brasiliano tra i più forti e noti del panorama mondiale. Nato il 21 marzo 1980 a Porto Alegre (Brasile), nel suo continente è conosciuto come Ronaldinho Gaúcho, mentre in Europa semplicemente come Ronaldinho.
Il vezzeggiativo (“piccolo Ronaldo“) in origine intendeva fare distinzione tra lui e l’altro asso brasiliano Ronaldo, di pochi anni più vecchio.
Gli inizi
Inizia a giocare a beach soccer giovanissimo e più tardi passa ai campi in erba. Quando durante una partita locale, alla tenera età di 13 anni, segna 23 gol i media si accorgono delle potenzialità del fenomeno.
La sua reputazione di calciatore cresce grazie ai suoi numerosi gol e alla dimostrazione di tecnica che porta il Brasile alla vittoria del campionato mondiale under-17 che si svolge in Egitto nel 1996-97.
Grêmio e Paris Saint-Germain
La carriera professionistica inizia nella squadra brasiliana del Grêmio, quando alla guida c’è Luiz Felipe Scolari, futuro CT della nazionale brasiliana. Ronaldinho esordisce nella coppa Libertadores nel 1998. Solo un anno più tardi approda in nazionale. Esordisce con la maglia verdeoro il 26 giugno 1999, segnando il gol vittoria contro il Venezuela. Il Brasile vincerà poi la Coppa America.
Nel 2001 sono numerosi i club europei che vogliono portar via al Gremio il loro campione. Le squadre inglesi sembrano le più interessate e quelle più disposte a investire alte cifre. Ronaldinho firma tuttavia per 5 anni con i francesi del Paris Saint-Germain.
Nel 2002 Ronaldinho è tra i protagonisti del mondiale in Corea e Giappone che determina la vittoria del Brasile in finale contro la Germania (2-0). Nei quarti di finale suo è il gol che parte da oltre 35 metri e che stende l’Inghilterra.
Gli anni del Barcellona
Dopo il mondiale il valore di Ronaldinho a livello internazionale sale maggiormente. Nel 2003, dopo aver cercato di accaparrarsi il fuoricalsse inglese David Beckham, che invece finisce al Real Madrid, il Barcellona punta e ottiene l’ingaggio dell’asso brasiliano.
Al suo primo anno con il Barcellona Ronaldinho finisce secondo nella Liga spagnola (2003-2004). Vincerà il torneo l’anno seguente insieme ai suoi compagni blaugrana; campioni del calibro di Samuel Eto’o, Deco, Lionel Messi, Giuly e Larsson.
Nel giugno 2005 Ronaldinho guida il Brasile alla conquista della “Confederations Cup FIFA”, dove viene anche proclamato “Man of the Match” nella finale vinta 4-1 sull’Argentina.
Una giornata storica è il 19 novembre 2005 quando Ronaldinho firma due incredibili gol del 3-0 che il Barcellona rifila agli storici rivali del Real Madrid, al Santiago Bernabeu a Madrid.
La consacrazione del fenomeno brasiliano
Dopo il suo secondo gol (quello del 3-0), lo stadio, dove siedono numerosi tifosi del Real Madrid, concede a Ronaldinho una standing ovation. L’evento è rarissimo e solo Maradona, quando giocava nel Barcellona, ebbe l’onore di riceverlo prima di lui.
Umile, sempre sereno, Ronaldinho ogni volta che calca un terreno di gioco sembra impersonare lo spirito puro e infantile del gioco del calcio. Il suo costante sorriso dimostra il suo divertimento e il piacere che riceve da questo sport.
Anche le sue parole, successive a un’astronomica offerta ricevuta dal Chelsea, lo confermano: «Sono felicissimo di stare al Barca. Non riesco a immaginarmi più felice in un’altra squadra. Non esistono abbastanza soldi per comprare la mia felicità».
“Miglior giocatore dell’anno FIFA” e altri grandi successi
Tra i suoi successi personali più importanti vi sono il premio come “Miglior giocatore dell’anno FIFA” per due anni consecutivi, 2004 e 2005 (succedendo al francese Zinedine Zidane) e il Pallone d’oro (“Miglior giocatore europeo”) 2005 (succedendo all’ucraino Andriy Shevchenko).
Pele’ nel 2005 ha avuto modo di dichiarare «Ronaldinho è in questo momento il miglior giocatore al mondo, e indubbiamente quello che entusiasma di più i brasiliani». Ma Ronaldinho, nella sua grande umiltà che lo contraddistingue come uomo oltre che come calciatore, ha risposto: «Non mi sento nemmeno il migliore nel Barcellona».
Alla fine del 2005, insieme a Mauricio de Sousa, famoso fumettista brasiliano, Ronaldinho ha annunciato la creazione di un personaggio basato sulla sua immagine.
L’esperienza al Milan
Dopo tre anni di corteggiamenti da parte del Milan, nell’estate del 2008 il fuoriclasse brasiliano viene acquistato dai rossoneri. Esordì in Serie A il 31 agosto, servendo a Massimo Ambrosini l’assist del temporaneo 1-1 nella gara con il Bologna (poi vinta dai felsinei). Il 28 settembre successivo realizzò la prima rete nel campionato italiano, consentendo ai rossoneri di vincere il derby contro l’Inter.
Acquisita una forma fisica ottimale, il brasiliano poté fornire il proprio contributo. Dopo una doppietta alla Sampdoria nel 3-0 del 19 ottobre, segnò un gol decisivo — nei minuti di recupero — contro il Braga in Coppa UEFA. Durante la seconda parte di stagione — complice un calo atletico — fu utilizzato con minor frequenza da Ancelotti, facendo registrare un totale di 10 gol in 36 presenze.
Golden Foot
Ricevuto il Golden Foot nell’autunno 2009, fu inoltre votato dalla rivista World Soccer come miglior giocatore del decennio. Il 17 gennaio 2010 segnò una tripletta contro il Siena, sconfitto per 4-0.
Al termine del campionato figurò come il miglior uomo-assist, avendone serviti 12. Alla terza stagione in rossonero il fantasista trovò poco spazio con il nuovo allenatore Allegri, complice anche un’uscita notturna che gli costò l’esclusione dai titolari. Prima dell’apertura della sessione invernale di mercato, lo stesso calciatore annunciò l’imminente addio.
Il ritorno in Brasile al Flamengo
L’11 gennaio 2011 il Flamengo ha ufficializzato l’acquisto di Ronaldinho dal Milan per circa 3 milioni di euro. Il giocatore brasiliano ha firmato un contratto quadriennale con la società di Rio de Janeiro fino al 2014, ricevendo la fascia di capitano in luogo di Léo Moura.
Ha esordito con la maglia rubro-negra il 2 febbraio 2011 contro il Nova Iguaçu, partita del Campionato Carioca 2011 vinta 1-0 dal Flamengo.
Nella partita successiva del 6 febbraio 2011, vinta per 3-2 in casa del Boavista, ha segnato la sua prima rete con la maglia del Flamengo, realizzando il primo gol della gara su calcio di rigore.
Miglior marcatore del 2011
Il 16 febbraio 2011, nella gara valida per il primo turno della Coppa del Brasile 2011 vinta per 3-0 contro il Murici, ha messo a segno il primo gol su azione con il Flamengo, segnando di testa il primo gol della squadra rubro-negra.
Il 27 febbraio seguente ha segnato il gol-partita contro il Boavista (1-0) nella finale della Taça Guanabara, vinta senza subire alcuna sconfitta.
Ha concluso la sua prima stagione con il Flamengo con 52 presenze e 21 gol, dei quali 14 messi a segno nel campionato di Série A, risultando in tale competizione il secondo miglior marcatore della propria squadra dopo Deivid (15).
Fine dell’avventura al Flamengo
Dopo aver disputato il Campionato Carioca 2012 (10 presenze e 4 reti) e le prime due partite del campionato di Série A 2012, il 31 maggio 2012 Ronaldinho ha rescisso il contratto che lo legava al Flamengo facendo causa al club presso il Tribunale Regionale del Lavoro e chiedendo anche un risarcimento di oltre 40 milioni di real (circa 16 milioni di euro) per gli arretrati che gli dovrebbe la società brasiliana.
In totale con la maglia rubro-negra Ronaldinho in un anno e 5 mesi ha disputato 72 partite ufficiali nelle quali ha segnato 28 gol e con la squadra di Rio de Janeiro ha vinto un Campionato Carioca.
Atlético Mineiro
Il 4 giugno 2012 Ronaldinho ha firmato un contratto di sette mesi con l’Atlético Mineiro. Essendo la maglia numero 10 già stata assegnata a Guilherme ha scelto di indossare la numero 49 come omaggio alla madre Dona Miguelina, nata nel 1949 e operata pochi giorni prima per un tumore.
Ha esordito con la maglia della squadra brasiliana il 9 giugno 2012 in occasione della partita vinta per 1-0 allo Stadio Palestra Itália contro il Palmeiras.
Primo assist-man del Brasileirão
Il 23 giugno seguente ha segnato la prima rete con la maglia del Galo nella partita casalinga vinta per 5-1 contro il Náutico, realizzando il terzo gol della squadra di Belo Horizonte.
Durante la stagione, conclusa dell’Atlético Mineiro col secondo posto in campionato che ha valso l’accesso diretto alla Coppa Libertadores 2013, Ronaldinho ha segnato 9 gol e realizzato 13 assist, che gli hanno valso il primo posto nella classifica degli assist-man del Brasileirão.
Miglior giocatore del campionato brasiliano
Poco prima della fine del campionato ha rinnovato il contratto con la squadra mineira, in scadenza alla fine del 2012, per un ulteriore anno. Al termine della stagione ha ricevuto dalla rivista Placar la Bola de Prata per il secondo anno consecutivo e anche la Bola de Ouro come miglior giocatore del campionato brasiliano.
Nell 2013 è tornato a indossare la maglia numero 10 e ha iniziato la stagione vincendo il Campionato Mineiro grazie al successo nella doppia finale contro il Cruzeiro (vittoria per 3-1 all’andata e sconfitta per 2-1 nel ritorno con Ronaldinho autore, su rigore, del gol dell’Atlético Mineiro).
La Coppa Libertadores
Il 24 luglio 2013 ha vinto la Coppa Libertadores grazie al successo ottenuto ai rigori contro l’Olimpia dopo che la gara di andata era finita 2-0 per la squadra di Asunción e quella di ritorno, dopo i tempi regolamentari e supplementari, 2-0 per quella di Belo Horizonte; è il primo titolo di campione continentale per l’Atlético Mineiro.
Ronaldinho nel corso della competizione ha realizzato 4 gol e 8 assist, che gli hanno valso il primo posto nella classifica degli assist-man. Grazie a questa vittoria, è diventato il primo calciatore in assoluto a vincere nel corso della sua carriera il Mondiale, la Coppa America, il Pallone d’oro, la UEFA Champions League e la Coppa Libertadores. Alla fine di settembre del 2013 si è infortunato riportando una lesione di terzo grado all’adduttore della coscia sinistra.
Coppa del Mondo per club
È riuscito a rientrare per l’ultima partita di campionato contro il Vitória, nella quale ha segnato una doppietta, ed è quindi stato convocato per la Coppa del mondo per club 2013 in Marocco.
Nella prima partita dell’Atlético Mineiro nella manifestazione la semifinale contro i campioni del Marocco del Raja Casablanca, Ronaldinho ha segnato su punizione il gol del momentaneo 1-1 ,che però non è bastato per qualificarsi per la finale contro il Bayern Monaco, dato che i padroni di casa hanno poi realizzato altre due reti.
È andato a segno anche nella partita successiva, vinta per 3-2 contro il Guangzhou Evergrande, che ha decretato il terzo posto finale dell’Atlético Mineiro; Ronaldinho ha segnato la rete del 2-2 nei minuti di recupero del primo tempo ed è anche stato espulso nei minuti finali prima del gol-vittoria di Luan.
Record nel Mondiale per club
Grazie alle reti segnate nel Mondiale per club è diventato il primo giocatore ad aver segnato in questa competizione con due squadre diverse (Barcellona e Atlético Mineiro) appartenenti a due continenti diversi.
Il 31 dicembre 2013 è stato nominato calciatore sudamericano dell’anno dalla rivista uruguaiana El País, diventando il primo giocatore in assoluto a vincere i due premi di El País, calciatore europeo dell’anno (2004, 2005, 2006) e calciatore sudamericano dell’anno (2013).
L’ultimo anno con l’Atletico Mineiro
Il 9 gennaio 2014 ha rinnovato per un anno il suo contratto con l’Atlético Mineiro, scaduto il precedente 31 dicembre.
Il 24 luglio 2014 ha vinto la Recopa Sudamericana grazie al doppio successo ottenuto dall’Atlético Mineiro ai danni del Lanús (0-1 all’andata e 4-3, dopo i tempi supplementari, al ritorno).
La partita di ritorno contro il Lanús risulterà essere l’ultima di Ronaldinho con la maglia dell’Atletico Mineiro in quanto il 30 luglio la società annuncia di aver rescisso consensualmente il contratto con il giocatore.
Querétaro
Il 5 settembre 2014 viene annunciato il suo ingaggio da parte del Querétaro, squadra militante nella Primera División messicana, con cui firma un accordo biennale.
Al suo arrivo, il brasiliano è bersagliato dal razzismo da parte di un politico locale, e all’esordio contro il Tigres UANL, incontro di Coppa del Messico, sbaglia un calcio di rigore e il club perde 0-1. Il 22 settembre seguente, realizza la sua prima marcatura in campionato, siglando su rigore il parziale 1-0 contro il Chivas (4-1).
Durante l’esperienza messicana le sue mediocri prestazioni (18 presenze, 3 gol e 3 assist) non convincono gli addetti ai lavori e soprattutto i tifosi, che gli imputano il poco impegno professionale (spesso salta gli allenamenti con scuse di vario tipo o si allena senza impegno), a sperare in un suo trasferimento all’estero il prima possibile.
La fine dell’avventura messicana
La difficile situazione per Ronaldinho era iniziata dopo esser arrivato con tre settimane di ritardo al ritiro del club a inizio 2015, episodio che ha portato una ventata di polemiche attorno alla stella brasiliana: da quel momento i media messicani hanno cominciato a prenderlo di mira con articoli dispregiativi.
Il 20 giugno 2015, attraverso un comunicato pubblicato sul sito del club, viene annunciata la rescissione consensuale del contratto che lo legava alla squadra messicana per un altro anno. Conclude così la sua esperienza con la compagine messicana con 29 presenze e 8 gol in tutte le competizioni.
Fluminense e ritiro
L’11 luglio 2015 firma un contratto di un anno e mezzo con il Fluminense. Il primo agosto esordisce titolare contro il Grêmio, giocando tutti i 90′ della sfida vinta 1-0.
Negli incontri successivi, Ronaldinho dimostra di essere molto fuori condizione, pur giocando da trequartista o da prima punta, nonostante spesso arretri per ricevere qualche pallone, gli arrivano pochi palloni giocabili e non riesce a fare la differenza.
Dopo 7 presenze in campionato, senza segnare alcun gol né procurare assist, il 29 settembre successivo Ronaldinho annuncia la rescissione del contratto col Fluminense.
Dopo la rescissione rimane svincolato e gioca esclusivamente partite di esibizione. Il 16 gennaio 2018 annuncia il proprio ritiro dall’attività agonistica.
Carcere in Paraguay
Dal 4 marzo 2020, l’ex calciatore brasiliano Ronaldinho è in detenzione preventiva Asuncion (Paraguay). In cella con lui c’è il fratello e procuratore, Roberto, e Wilmondes Sousa Lira, brasiliano, rappresentante dell’ex giocatore in Paraguay.
Sono finiti nei guai perché entrati nel Paese con documenti falsificati. Per i giudici l’adulterazione del passaporto è stata fatta da un’organizzazione criminale del narcotraffico, del riciclo di refurtiva e del traffico di esseri umani.
Varie persone sono state arrestate e la polizia ha trovato collegamenti col trio di brasiliani. Ronaldinho, il fratello e l’agente erano riusciti a passare la frontiera indenni, ma qualche ora dopo sono stati arrestati in un albergo.
Nell’udienza di convalida si sono dichiarati estranei ai fatti e sembrava potessero lasciare la cella, ma un secondo giudice li ha fatti di nuovo inquisire.
Respinta la richiesta dei domiciliari
I tre hanno chiesto i domiciliari, ma non possedendo una casa in Paraguay ed essendo “a rischio fuga” la richiesta dei legali è stata respinta. Nei prossimi giorni compariranno davanti a un nuovo giudice che deciderà se mantenere la custodia o liberarli in attesa del processo.
Ronaldinho, 40 anni il 21 marzo, doveva essere la star di una serata al Casino Il Palazzo, di proprietà di un amico brasiliano, Nelson Belotti. Era stato anche scelto come testimonial di un evento di beneficenza per una fondazione cattolica, la Fraternidade Angelical.
Sia Belotti sia i rappresentanti dell’associazione dovranno spiegare ai giudici come erano venuti in contatto con Ronaldinho e se i malviventi arrestati erano intervenuti per avere un profitto.
1.5 milioni per la scarcerazione
I legali di Ronaldinho avrebbero alzato la posta, spingendosi fino a 1.5 milioni di euro. Al momento non è arrivata ancora risposta da parte del giudice.
Nel caso il giudice acconsentisse disporrebbe successivamente il trasferimento di Ronaldinho e del fratello in un piccolo appartamento in Herrera Street, ad Asunción. Lì i due sarebbero costantemente sorvegliati, al fine di evitare una loro potenziale fuga dal Paraguay.
Rilascio
Dopo aver negato per ben tre volte la richiesta degli arresti domiciliari per il pericolo di fuga, ad aprile 2020 un tribunale paraguaiano ha deciso di accontentare il Gaucho dietro una cauzione di 1,6 milioni di dollari.
A un mese dal suo arresto, Ronaldinho e il fratello-agente Roberto de Assis lasciano così il carcere di Asuncion, in Paraguay. L’ex stella del Milan e del Barcellona è ora agli arresti domiciliari in un hotel della città e ci resterà fino al termine del suo processo (rimandato per motivi strettamente correlati all’emergenza COVID-19).