Economia

Rottamazione quater delle cartelle fiscali, aperte le domande a partire da oggi 11 marzo: le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate

Concorso Agenzia delle Entrate

A partire da oggi, 11 marzo 2025, è possibile presentare domanda per accedere alla rottamazione quater delle cartelle fiscali con la possibilità di pagare in dieci rate o in un’unica soluzione. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha attivato una piattaforma online per inviare le domande, disponibile fino al 30 aprile 2025. Di seguito, le informazioni su chi può partecipare, le modalità di adesione e i benefici offerti.

Rottamazione quater delle cartelle fiscali, aperte le domande

È ufficiale: la rottamazione quater delle cartelle fiscali è di nuovo attiva. Dopo l’introduzione della misura che consente ai contribuenti ‘decaduti’ di riaccedere alla rottamazione, oggi, 11 marzo 2025, è stato reso disponibile il passaggio pratico necessario. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, sia nell’area pubblica che in quella privata, è attiva la piattaforma online per presentare la domanda entro il 30 aprile 2025. Inoltre, sono disponibili alcune FAQ che rispondono alle domande più frequenti dei contribuenti. Di seguito, le informazioni su come presentare la richiesta, le tempistiche e i requisiti per aderire.

Come e quando presentare la domanda per la rottamazione quater

La richiesta deve essere inviata entro il 30 aprile 2025. È possibile farlo attraverso l’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, accedendo con Spid o Carta d’identità elettronica. Questa opzione è la più semplice, poiché richiede solo di compilare un modulo e selezionare le cartelle da includere nella rottamazione.

In alternativa, si può procedere anche tramite l’area pubblica, compilando un modulo più dettagliato, allegando la documentazione necessaria e indicando il numero delle cartelle e della precedente Comunicazione delle somme dovute. Dopo aver inviato la domanda, l’Agenzia fornirà una risposta entro il 30 giugno 2025, inviando la “Comunicazione delle somme dovute”, che conterrà informazioni sulle rate e sui pagamenti da effettuare.

Come verificare la correttezza della domanda

Prima della scadenza indicata, sarà possibile avere la certezza che la richiesta sia stata completata in modo corretto, poiché si riceverà una ricevuta dall’Agenzia. Per coloro che hanno presentato la domanda nell’area riservata del sito, la ricevuta verrà inviata direttamente via email.

Chi ha invece effettuato la richiesta dall’area pubblica riceverà inizialmente un’email contenente un link, il quale servirà esclusivamente per confermare l’indirizzo email fornito. Una volta cliccato il link, seguirà un secondo messaggio con le informazioni di riepilogo. Solo a questo punto verrà inviata una terza email, che conterrà la ricevuta definitiva, da scaricare entro cinque giorni. L’attesa è necessaria affinché l’Agenzia possa verificare che tutti i documenti indicati e allegati siano conformi.

Chi può partecipare alla rottamazione delle cartelle: i requisiti

L’iniziativa è destinata a tutti i cittadini che avevano già aderito alla rottamazione quater, ovvero coloro che avevano debiti da saldare risalenti al periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. In particolare, si fa riferimento ai cosiddetti decaduti, cioè a quelle persone che non hanno effettuato il pagamento di una rata entro il 31 dicembre 2024, oppure che hanno versato in ritardo o un importo inferiore a quello dovuto.

Questi contribuenti, inizialmente esclusi, ora hanno la possibilità di rientrare. Tuttavia, non possono beneficiare di questa opportunità coloro che hanno saltato l’ultima rata, quella in scadenza il 28 febbraio 2025. La riapertura, infatti, riguarda esclusivamente chi era decaduto entro la fine dell’anno scorso.

Quali sono i vantaggi per chi ha debiti con il Fisco: dalle rate ai pignoramenti

Il principale vantaggio della rottamazione è la possibilità di saldare esclusivamente il debito originario, escludendo sanzioni e interessi maturati. L’unico svantaggio rispetto alla rottamazione “originale” per coloro che vi accedono è l’applicazione di un interesse del 2% annuo, che sarà calcolato a partire da novembre 2023. Il pagamento potrà essere effettuato in due modalità:

1. In un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025.
2. In un massimo di dieci rate, da versare entro il 31 luglio, il 30 novembre, il 28 febbraio e il 31 maggio di ogni anno fino alla fine del 2027.

La suddivisione in rate non sarà scelta dal contribuente, ma sarà proposta direttamente dall’Agenzia delle Entrate. La comunicazione da parte del Fisco arriverà entro il 30 giugno 2025 e conterrà sia la ripartizione delle rate sia l’importo totale e quello di ciascun pagamento.

Un ulteriore vantaggio è che, al momento della presentazione della domanda, tutte le procedure esecutive già in corso (come i pignoramenti) saranno sospese, a meno che non si sia già svolto il primo incanto con esito positivo, e non sarà possibile avviarne di nuove. Tuttavia, eventuali ipoteche o fermi amministrativi rimarranno attivi.

Agenzia delle entrate