Le ville del clan Casamonica sono pompose e hanno bisogno di molta corrente, che rubano ai loro vicini. Le ville dei Casamonica erano attaccate abusivamente ai contatori e rubavano corrente elettrica senza sosta. In via del Quadraro, al civico 110, le villette della famiglia di origine Sinti erano alimentate illegalmente. Furti a quattro zeri. Undici le persone indagate.
Casamonica rubano la corrente ai vicini
I consumi della famiglia Casamonica hanno raggiunto la cifra record, per la villetta di Luciano Casamonica e della moglie Annunziata Spada, di 10 mila e 800 euro. A tutto ciò si devono aggiungere i 600 euro di danno, per aver scassinato il contatore, Acea Areti spa, e aver agganciato un cavo che arrivava fino al loro appartamento.
Ma il caso Luciano e Annunziata non è isolato. Altri parenti li hanno emulati. Stessa identica dinamica. E così la procura, il pubblico ministero è Vincenzo Barba, ha chiuso le indagini per furto aggravato.
In tutto sono undici le persone coinvolte per un totale di 60 mila euro di energia rubata fino al 20 novembre 2018. Il giorno in cui il comune di Roma ha abbattuto molte delle ville abusive del clan proprio al Quadraro scoprendo così gli allacci clandestini realizzati dal clan.
I furti in via del Quadraro
Come riporta Repubblica, Armando Casamonica e Libera Sarachiella, sempre residenti in via del Quadraro, hanno evitato di pagare bollette da 10mila e 400 euro. “Si impossessavano di energia elettrica altrui – si legge nel capo d’imputazione – per 50 mila chilowattora“. Stesso furto messo a segno da Vincenzo Spinelli. È accusato, anche lui, di aver rubato poco più di 10 mila euro. Il primato assoluto è, però, di Marco Spinelli. Proprietario di un villino, sempre al civico 110. Lui è stato il più vorace di tutti. Nello stesso lasso di tempo si è portato a casa 23 mila euro di corrente pari a “100 mila chilowattora”. A Mirella Casamonica e a Teodoro Bevilacqua gli inquirenti contestano furti meno esosi, “appena” 3 mila euro.
Virginia Raggi contro il clan
Alcune delle ordinanze delle ville demolite a novembre del 2018 risalgono addirittura agli anni Ottanta. Ma le regge dei “sovrani di Roma sud” nessuno aveva avuto mai il coraggio di toccarle. Quattro anni fa il Campidoglio, guidato da Virginia Raggi, aveva sferrato un duro colpo ai Casamonica, anche sulla scia delle maxi – operazioni di procura di Roma e carabinieri portate a termine nello stesso anno.
L’area su cui avevano lavorato le ruspe era soprattutto quella adiacente a via del Quadraro, alle spalle del Parco di Torre del Fiscale vicino alla ferrovia Roma-Napoli, in parte proprietà del demanio delle Fs, dove i Casamonica – e le loro ramificazioni in Di Silvio, Spada e Spinelli – avevano ottenuto i diritti di superficie. Otto le ville che erano state rase al suolo tutte su due livelli, che andavano dai 150 ai 400 mq. In tutto erano stati impegnati 500 agenti di polizia locale.
A distanza di tempo da quel blitz, adesso piovono sulla testa del clan nuove accuse. Per undici componenti della famiglia si profila all’orizzonte un nuovo processo per furto aggravato di energia elettrica.