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Il 7 aprile 1964 nasce Russell Crowe, uno degli attori più intensi e carismatici della sua generazione

Intenso e virile, Russell Crowe è senza dubbio il “gladiatore” delle fantasie di tutte le donne negli anni 2000, infatti, metà della popolazione femminile si tingeva di eros nel vederlo vestire i panni di Massimo Decimo Miridio, ruolo che gli ha dato molta popolarità a livello internazionale e gli ha consentito di aggiudicarsi il Premio Oscar.

7 aprile 1964: nasce l’attore neozelandese Russell Crowe

Russell Ira Crowe nasce a Wellington, in Nuova Zelanda il 7 Aprile 1964. Sin da bambino frequenta l’ambiente del cinema poiché i genitori, Alex e Jocelyn, si occupano del catering sui set cinematografici.

Si trasferisce a soli 4 anni in Australia, al seguito dei genitori. A Sydney comincia a frequentare il set cinematografico e ha l’occasione a soli 6 anni comparire nella serie tv australiana “Spyforce”, e a 12 nella serie “Young Doctors”.

Ha 14 anni quando Russell con la famiglia fa ritorno in Nuova Zelanda. A scuola, in questo periodo, inizia le prime esperienze musicali che costituiscono il suo interesse artistico principale. Con lo pseudonimo di Russ Le Roq incide alcune canzoni, tra cui la canzone dal titolo profetico “I want to be like Marlon Brando”.



Gli inizi

All’età di 17 anni Russell lascia la scuola e inizia a perseguire la sua carriera musicale e cinematografica, mantenendosi con vari lavori saltuari tra cui anche l’animatore turistico.

Riesce ad ottenere una parte in una produzione locale del musical “Grease”, grazie proprio al fatto che oltre alla recitazione se la cavava bene anche con il canto. Partecipa poi ad un tour in giro per Nuova Zelanda e Australia con “The Rocky Horror Show”.



Le prime apparizioni

Perseverando con grande determinazione, nel 1988 arriva l’offerta per una parte da co-protagonista in una versione teatrale di “Blood Brothers”: il nome di Russel Crowe comincia a farsi conoscere nell’ambiente, insieme alla sua fama di promettente giovane attore. Il regista George Ogilvie lo vuole per il suo film “The Crossing”.

Sul set Russell conosce Danielle Spencer, con cui farà coppia fissa per cinque anni. Oggi Danielle, affermata cantante in Australia , è ancora ottima amica del Russell cantante e attore.

“The Crossing” però non è stato il primo film girato da Crowe: le riprese furono rimandate e nell’attesa partecipò nel ruolo di un soldato in “Blood Oath” del regista Stephen Wallace.



Dopo “The Crossing” e “Hammers Over The Anvil” (con Charlotte Rampling), Russel Crowe gira “Proof”, che gli vale il premio dell’Australian Film Institute come miglior attore non protagonista.

L’ascesa

È con il chiacchierato film (polemiche per i temi nazisti e razzisti affrontati in modo crudo e violento) “Romper Stomper” nel 1992 che Russell Crowe diventa una star australiana, portandogli il premio dell’Australian Film Institute come miglior attore protagonista.

Crowe è un camaleonte che cambia età, accento e persino forma fisica per la parte che deve interpretare. Questa versatilità è già evidente all’inizio della sua carriera quando due anni dopo “Romper Stomper”, recita il ruolo di un idraulico gay in “The sum of us”.

Con dieci film in quattro anni ed una varietà di ruoli da costituire un curriculum di tutto rispetto, Russell è pronto e desideroso di mettere alla prova il proprio talento nel tempio sacro di Hollywood.



Hollywood

È Sharon Stone che dopo averlo notato in “Romper Stomper” lo vuole nello stravagante film “Pronti a morire” (The Quick and the Dead, di Sam Raimi), che stava co-producendo e che la vedeva protagonista insieme a Gene Hackman e Leonardo Di Caprio.

L’esperienza hollywoodiana prosegue con il film “Virtuosity”, con Denzel Washington, nel quale Crowe interpreta il ruolo del cattivo, un serial killer virtuale: decisamente non una grande prova per entrambe gli attori.

Dopo film minori come “Rough Magic”, “No Way Back”, “Heaven’s Burning” e “Breaking Up”, arriva “L.A. Confidential” e Crowe ha finalmente la possibilità di dimostrare il suo grande talento: mostra una sottile e straordinaria capacità di sviluppare lentamente il suo personaggio, per far comprendere tutte le sfumature del carattere. Il film conquista critica e pubblico a Cannes 1997, vince numerosi premi, tra cui due Oscar.



I grandi film

Poi è la volta di “Mystery, Alaska” (nel quale Crowe è il capitano di una squadra dilettante di hockey su ghiaccio), e di “The Insider”, con Al Pacino, per cui il regista Michael Mann paragonerà Crowe a Marlon Brando.

L’Academy non ha potuto ignorare la qualità dell’interpretazione offerta da Crowe, e “The Insider” gli ha così procurato la sua prima nomination all’Oscar come migliore attore protagonista, superando, nella scelta dei membri dell’Academy, addirittura lo stesso Al Pacino.



Il Gladiatore – Massimo Decimo Meridio

Ma il film che gli ha fatto vincere l’ambita statuetta è stato il film successivo: quel “Gladiator” campione di incassi della stagione cinematografica del Duemila che ha trasformato Russell Crowe da grande attore di talento a star mondiale.

Crowe stava ancora girando “Insider – Dietro la verità” quando i produttori di “Gladiator” lo cercano. Immerso in quel ruolo complesso, rifiutando ogni distrazione, Crowe declina l’offerta. Ma è il regista Mann stesso a consigliargli di accettare, per non farsi scappare l’occasione di lavorare con il maestro Ridley Scott.

Per impersonare il generale Massimo Decimo Meridio, Russell Crowe ha dovuto intervenire sul suo fisico, perdendo il peso che aveva messo su in sei settimane per interpretare Wigand, nel film precedente.


Russell Crowe interpreta Massimo Decimo Meridio nel film “Gladiator”.

“A Beautiful Mind”

Dopo “Il Gladiatore” Crowe gira “Rapimento e riscatto” (Proof of Life), un film d’avventura con Meg Ryan come co-protagonista. I due attori, conosciutisi proprio sul set, hanno allacciato una chiacchierata relazione, durata circa sei mesi.

Nel marzo del 2001, subito dopo aver ricevuto l’oscar per “Il Gladiatore”, inizia le riprese di un altro grande film che lo porterà ad una nomination all’Oscar come miglior attore protagonista (la terza consecutiva, un record): “A Beautiful Mind”. Nel film, diretto da Ron Howard, Crowe interpreta il ruolo del vincitore del premio Nobel per l’economia John Nash, sulla cui vita il film è basato.

Le nominations andate a segno nella notte degli Oscar 2002 per “A Beautiful Mind” sono state numerose (miglior film, migliore regia, migliore sceneggiatura non originale, migliore attrice non protagonista – Jennifer Connelly).

Crowe è straordinario come il carisma che conferisce al suo personaggio: è il film in cui forse raggiunge il suo apice artistico, tuttavia non ha ricevuto l’ambita statuetta. Riceve invece il prestigiosissimo Golden Globe e il premio del sindacato attori.



Altri grandi film

Terminato “A Beautiful Mind”, nel giugno del 2001, Crowe si è poi dedicato a quello che lui definisce il suo “night job”: la musica. L’attore non ha mai abbandonato la sua prima passione e tuttora si esibisce con la sua band “Thirty odd foot of grunts”, di cui è il cantante e autore principale insieme all’amico Dean Cochran.

Nell’estate del 2002 inizia le riprese del film di Peter Weir “Master and Commander”, tratto dai romanzi di Patrick O’Brien. Nella storia di ambientazione marinaresca, con tutto il contorno di grandi velieri, fregate, marinai e avventure nella prima metà dell’Ottocento, Russell interpreta il ruolo del capitano Jack Aubrey.

Cinderella Man, American Gangster e altri progetti

Alla fine di marzo 2004 Russell Crowe si è trasferito a Toronto, in Canada, per iniziare le riprese del film, “Cinderella Man”, per la regia di Ron Howard, film biografico sulla straordinaria storia del pugile James J. Braddock.

Suo personale progetto e omaggio all’Australia, sarà la lavorazione del film “The Long Green Shore”, basato sul romanzo di John Hepworth sulla partecipazione dell’Australia alla seconda guerra mondiale.

Crowe, oltre ad interpretare il personaggio principale, produrrà il film, ne scriverà la sceneggiatura e lo dirigerà. L’attore spera con questo film di coronare il suo sogno di portare i capitali americani in Australia, per lavorare ad un film ad alto budget, girato in Australia e con attori e troupe australiani.

Tra i suoi ultimi film vi sono: “American Gangster” (2007, di Ridley Scott) in cui interpreta Richie Roberts, il detective che ha arrestato a metà degli anni Settanta il signore della droga Frank Lucas (interpretato da Denzel Washington); “State of Play” (2009, di Kevin Macdonald); “Tenderness” (2009, di John Polson); “Robin Hood” (2010, di Ridley Scott).



Vita privata

Il 7 aprile 2003, nel giorno del suo 39esimo compleanno, Russell Crowe ha sposato l’eterna fidanzata Danielle Spencer. Poche settimane dopo il matrimonio è arrivato l’annuncio della gravidanza di Danielle. Il figlio Charles Spencer Crowe è nato il 21 dicembre 2003. La coppia divorzia nel 2018.


Russel Crowe con l’ex moglie Danielle Spencer a settembre del 2011.

Nel 2005 Crowe fu arrestato a New York per aggressione dopo avere colpito in faccia, con un telefono, un impiegato dell’albergo dove alloggiava.


Immagini dell’arresto.

Storia del nonno e fattoria in Australia

Il nonno materno, Stanley Wemyss, era stato operatore cinematografico durante la Seconda Guerra Mondiale, guadagnandosi l’onorificenza di Membro dell’Impero Britannico da parte della Regina Elisabetta proprio per i servigi resi al suo Paese.

Russell Crowe possiede una tenuta/fattoria in Australia, nelle vicinanze di Coff’s Harbour, a sette ore d’auto a nord di Sydney, dove ha trasferito tutta la famiglia.

Alla fattoria alleva mucche Angus, senza però – dice lui – riuscire ad ucciderle perché le ama troppo; è il luogo dove torna appena ha tempo libero e dove ama passare il periodo di Natale dando gradi feste per amici e parenti.



 

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