Mentre il Trentino Alto Adige inaugurerà i saldi il 19 luglio, tutte le altre regioni italiane daranno il via alle vendite estive il prossimo sabato 6 luglio, per la prima volta in contemporanea. Secondo le proiezioni del Centro Studi Confimprese, le vendite dovrebbero registrare un modesto aumento del 1%. Tuttavia, il 40% dei commercianti si prepara a fronteggiare possibili cali, variabili tra lo 0 e il -10%.
Significato del termine “saldi”
l concetto di “fare saldi” deriva dall’esigenza dei commercianti di pareggiare i conti, bilanciando le entrate con le uscite. Questo si traduce nell’offerta di prodotti non venduti a fine stagione a prezzi notevolmente ridotti, come stabilito dall’articolo 15 del Decreto Bersani (D. Lgs. 114/98).
L’obiettivo principale dei saldi è duplice: da un lato, stimolare i consumi offrendo occasioni vantaggiose ai clienti; dall’altro, permettere ai negozianti di liberarsi delle vecchie collezioni per fare spazio ai nuovi arrivi.
A differenza delle “promozioni”, che riguardano specifici articoli scontati con percentuali meno elevate, i saldi estivi e invernali coprono l’intera gamma di prodotti in magazzino, garantendo opportunità di risparmio su vasta scala.
Concludendo, i saldi non sono solo una tradizione commerciale, ma anche un evento atteso che rappresenta un’opportunità sia per i consumatori alla ricerca di affari, sia per i rivenditori desiderosi di rinnovare il loro assortimento.
Quando arrivano per la prima volta i saldi in Italia?
I saldi hanno origine nel XIX secolo con Simon Mannoury, fondatore del primo grande magazzino parigino nel 1830, poi rinominato “Bon Marché” nel 1852. Mannoury innovò introducendo cartellini con prezzi chiari su ogni prodotto e organizzando vendite straordinarie alla fine di ogni stagione per liquidare le rimanenze a prezzi scontati.
In Italia, i saldi furono istituiti nel 1939 durante il periodo fascista, come risposta alla necessità di regolare le vendite straordinarie e di liquidazione per controllare la concorrenza nel commercio. Tuttavia, non c’era una regolamentazione specifica riguardo ai periodi fissi per le vendite scontate fino agli anni Ottanta, quando il governo stabilì due periodi annuali di quattro settimane ciascuno per i saldi.
Le normative italiane sono state ulteriormente rafforzate nel 2005 con l’introduzione del Codice del Consumo, che ha imposto regole rigide per garantire trasparenza e protezione per i consumatori durante i periodi di saldi. Queste regole includono l’obbligo di esporre chiaramente i prezzi prima e dopo lo sconto, specificare la percentuale di riduzione e garantire il diritto di restituzione per articoli difettosi.
Confimprese: aspettative e perplessità sui saldi estivi 2024
Mario Resca, presidente di Confimprese, ha accolto con favore l’inizio simultaneo dei saldi in Italia, tranne che nel Trentino Alto Adige, ma ha espresso serie preoccupazioni riguardo al quadro normativo del commercio. Ha sottolineato l’urgenza di riformare il settore per adattarlo alle evoluzioni significative nel panorama del commercio, in particolare nel contesto delle vendite online, ora prevalenti ma non adeguatamente regolamentate dai decreti del 1998 e 2001. Resca ha criticato l’autonomia normativa regionale che genera disparità nelle regole dei saldi tra regioni confinanti, complicando il panorama commerciale e creando ingiustificate disuguaglianze.
Confimprese ha ribadito la necessità impellente di una riforma normativa per assicurare un mercato equo e uniforme, capace di rispondere alle sfide attuali del commercio sia fisico che online. Le aspettative del settore retail non sono positive, con un clima di incertezza tra le aziende associate, influenzato dal calo dei consumi registrato nel periodo gennaio-maggio 2024 (-0,8% rispetto allo stesso periodo nel 2023). Questo trend di debolezza continua a spingere i consumatori verso scelte di acquisto basate sulla convenienza, con una parità di afflusso stimata tra centri commerciali e vie dello shopping cittadino (46% ciascuno).