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Salerno, il Tar rimette in attività cinque scuole paritarie dell’Agro nocerino-sarnese

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Foto di repertorio

Nonostante gravi criticità rilevate riguardo il funzionamento didattico e irregolarità negli esami e nelle frequenze degli studenti non residenti, cinque scuole paritarie nella provincia di Salerno potranno continuare a operare. Questi istituti, due a Nocera Inferiore, uno ad Angri e due a San Marzano sul Sarno, avevano ricevuto a giugno la revoca dello status di paritarie da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR), poco prima degli esami di maturità 2023/2024.

Tuttavia, il Tar di Salerno, con cinque diverse sentenze, ha annullato tali revoche, permettendo alle scuole di proseguire regolarmente con l’anno scolastico 2024/2025, accogliere nuovi iscritti e preparare gli studenti agli esami di maturità come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Salerno, cinque scuole paritarie rimesse in attività dal Tar

Il caso era iniziato con un decreto monocratico del Tar, emesso a settembre, che aveva sospeso temporaneamente la revoca delle autorizzazioni. Ieri, le sentenze definitive hanno confermato la sospensione delle revoche. Questo giudizio segue altre quattro sentenze favorevoli alle scuole paritarie, emesse a fine settembre, portando così a nove il totale degli istituti paritari, inizialmente sospesi dal Ministero dell’Istruzione, che hanno ottenuto il via libera a riprendere le attività.

Le ispezioni che avevano portato alla revoca dello status di scuola paritaria erano state disposte dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nel tentativo di contrastare le irregolarità nei cosiddetti “diplomifici”. Tra maggio e giugno, gli ispettori dell’Ufficio Scolastico Regionale, guidati dal direttore Ettore Acerra, avevano condotto controlli rigorosi, segnalando una serie di problematiche.

Tuttavia, per il Tar, le irregolarità emerse non sono state sufficienti a giustificare la revoca delle autorizzazioni. Secondo le sentenze, la decisione dell’USR presentava difetti di istruttoria e motivazione, in violazione delle procedure previste dall’articolo 5 del Decreto Ministeriale del 10 ottobre 2000, n. 83, che regola il riconoscimento e il mantenimento della parità scolastica.

I controlli

Nonostante la gravità delle situazioni emerse durante le ispezioni, le scuole hanno ottenuto la possibilità di proseguire con le attività didattiche. Ad esempio, in una scuola di Nocera Inferiore, gli ispettori avevano riscontrato “gravi criticità” legate alla gestione didattica e amministrativa, all’iscrizione di studenti non residenti e agli esami di idoneità per l’anno scolastico 2022/2023. Simili problemi erano stati rilevati anche in un istituto di Angri, dove venivano segnalate irregolarità riguardanti il rapporto tra numero di docenti abilitati e non abilitati, problematiche nella gestione del bilancio e violazioni normative sui contratti di lavoro. Inoltre, era stata riscontrata la programmazione non conforme della Didattica Digitale Integrata e irregolarità nella verbalizzazione degli esami di idoneità.

Nonostante queste criticità, il Tar ha stabilito che le carenze amministrative non fossero sufficienti a giustificare la revoca dello status di scuola paritaria. Grazie alle sentenze, le scuole potranno quindi riprendere le lezioni e garantire il proseguimento dell’attività didattica nell’Agro nocerino sarnese.

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