La Procura di Salerno ha richiesto il rinvio a giudizio per quattro medici dell’azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” in relazione alla morte di un feto avvenuta nell’agosto del 2022. I sanitari sono accusati di cooperazione in omicidio colposo.
L’indagine, condotta dai carabinieri, è stata avviata a seguito della denuncia presentata da una coppia dell’Agro nocerino-sarnese come riportato da SalernoToday.
Salerno, feto morto al Ruggi: quattro medici a rischio processo
La madre era giunta in ospedale alla 26ª settimana di gravidanza con il rischio di un parto prematuro. Avendo già vissuto due gravidanze difficili e subito la perdita di un bambino, avrebbe chiesto di essere sottoposta a un parto cesareo. Tuttavia, i medici optarono per un parto naturale, previa firma di un’autorizzazione da parte della donna.
Secondo la Procura, però, il consenso prestato sarebbe da ritenere non pienamente valido, poiché la paziente si trovava in una condizione di particolare vulnerabilità psicologica. L’accusa sostiene che questa circostanza potrebbe aver influito sulla decisione presa e, di conseguenza, sulla tragica perdita del feto.