L’incendio che ha colpito l’impianto di compostaggio di Salerno Pulita continua a provocare disagi e preoccupazioni. Dopo il vasto rogo divampato nella notte tra domenica e lunedì, la città è stata invasa da un odore acre che ha costretto i cittadini a rivolgersi in massa alla centrale operativa dei vigili del fuoco e alla Polizia municipale. L’allarme, legato alla percezione di miasmi provenienti dall’impianto, si è diffuso rapidamente in diverse zone del capoluogo, da Mercatello al Carmine, complici anche il vento e i fumi sprigionati dalle operazioni di bonifica come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Incendio all’impianto compost di Salerno Pulita, miasmi in tutta la città
Le squadre dei vigili del fuoco, impegnate nello smassamento e nella bonifica dei rifiuti combusti, hanno utilizzato mezzi di movimento terra per gestire l’emergenza. Tuttavia, queste attività stanno generando ulteriori fumi che, spinti dal vento, si sono diffusi su vasta scala, aggravando la percezione dei cattivi odori. L’Arpac (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania) è al lavoro per monitorare l’aria e valutare eventuali impatti ambientali. Al momento, i dati registrati non evidenziano livelli di inquinamento sopra la soglia di rischio, secondo quanto comunicato dalle autorità locali.
Il presidente della Commissione Ambiente del Comune di Salerno, Arturo Iannelli, rassicura: “Non c’è pericolo di inquinamento. Le centraline dell’Arpac confermano che i valori sono al di sotto dei livelli di rischio, anche se il cattivo odore rappresenta un disagio per i cittadini”. Le operazioni di bonifica dovrebbero concludersi nei prossimi giorni, ma i residenti lamentano difficoltà quotidiane e segnalano il persistere di un’aria irrespirabile.
Le operazioni dei vigili del fuoco
Continuano senza sosta le operazioni di smassamento presso il sito di compostaggio di Salerno Pulita da parte dei Vigili del Fuoco. Durante la sera e la notte scorsa, con i mezzi di movimento terra, hanno lavorato supportati dal personale a terra, protetto da autorespiratori, per smuovere il più possibile il materiale che da giorni sta bruciando lentamente, permettendo così il raffreddamento e l’estinzione definitiva.