Inizio deludente per l’inaugurazione delle Luci d’Artista 2024-2025 a Salerno: “Sono sempre le stesse”. De Luca si tira indietro ma ne parla in tv: «Un grande afflusso di visitatori e turisti». Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Salerno, la delusione dell’inizio delle Luci D’Artista
Non ha fatto mancare il supporto economico della Regione Campania per l’evento, di cui si è più volte definito con orgoglio il «direttore artistico». Tuttavia, la sua approvazione al «fiat lux» è assente. Vincenzo De Luca non è presente all’inaugurazione della XIX edizione di Luci d’artista, che, nonostante la musica dal vivo offerta dall’orchestra e dal coro del teatro Verdi, inizia con un’atmosfera piuttosto dimessa.
Quando, nella villa comunale, le luci cominciano a brillare, sembra mancare persino la consueta esclamazione di stupore che negli anni ha accompagnato l’accensione delle luminarie natalizie. D’altronde, c’è ben poco da meravigliarsi: si tratta di installazioni già viste e riviste. Opere riproposte più volte nel corso degli anni da Iren Smart Solution. Poche e sparse, non riescono nemmeno a decorare l’intero giardino della città; le luminarie a forma di fiori, funghi, piante, alberi e farfalle sono solo un pallido ricordo del magico giardino degli anni d’oro.
Niente passerella
Solo un breve saluto e qualche foto, poi ci si ferma. Non ci sarà neppure la consueta passerella per le strade della città. Tuttavia, il sindaco Enzo Napoli è entusiasta e parla di una «festa molto attesa e partecipata». «Fin da subito i nostri canali – afferma – sono stati sommersi da richieste di partecipazione. Salerno Mobilità mi informa che la piattaforma per prenotare i posti sui pullman è già al completo per questa settimana. Ci aspettiamo anche quest’anno una partecipazione straordinaria di turisti, amici e visitatori». Il primo cittadino sottolinea l’«importante programma di eventi» che accompagnerà Luci d’artista: «Il turista che arriverà a Salerno, anche il più rilassato, troverà sicuramente qualche iniziativa interessante. L’offerta che abbiamo pensato è adatta a tutti i gusti, dalle famiglie ai più piccoli, fino a chi ha esigenze particolari».
Ecco il consueto riferimento all’aeroporto Costa d’Amalfi, che sta contribuendo a rendere Salerno un luogo particolarmente vivace dal punto di vista turistico. Infatti, se consideriamo le spese dei turisti in città, ci posizioniamo al decimo posto in Italia.
Riapertura di Santa Teresa
Tra saluti, sorrisi e qualche stretta di mano, il sindaco e gli assessori si dirigono verso Pastena per l’accensione delle luminarie nella zona orientale, dopo aver fatto tappa alla spiaggia di Santa Teresa, recentemente restituita alla comunità al termine dei lavori. Non è necessario recarsi a piazza Flavio Gioia, che inizierà a illuminarsi venerdì prossimo. «Le luci devono arrivare dalla Cina», scherza il sindaco, commentando le parole del governatore De Luca durante il suo monologo del venerdì pomeriggio: «Partono le Luci d’artista a Salerno. Come sempre, ci sarà un grande afflusso di visitatori e turisti. Dopo una settimana, credo che si procederà con l’intervento in piazza Flavio Gioia, poiché i materiali per l’addobbo di questa piazza non sono arrivati in tempo». Nel frattempo, in città, le luci cominciano a brillare.
Doppia novità
Una doppia sorpresa sul lungomare: una grande stella azzurra accoglie i turisti all’ingresso di piazza della Libertà, mentre la balaustra è adornata da un elegante tappeto di luci con pesci stilizzati che sembrano nuotare nel mare. Più avanti, si fa notare il paesaggio polare che, nel corso degli anni, ha illuminato piazza Caduti di Brescia a Pastena. Anche il centro storico si tinge di mare: la danza delle meduse invade via Porta Catena e Largo Campo, con bolle di sapone che scendono da palazzo Genovese. È la terra a riprendersi via Da Procida e le stradine del centro storico, con rametti stilizzati che sfumano dall’azzurro al giallo e all’arancione, mentre farfalle multicolori danzano nell’aria. Se in via Duomo brillano i consueti cherubini, in piazza Sant’Agostino le luminarie richiamano le tradizionali maioliche vietresi. In via Mercanti riappaiono i fiori di plastica, ormai un po’ datati, con le loro corolle dai colori vivaci.
La delusione
«Sono sempre le stesse luci», osserva qualcuno con evidente delusione. Mentre gruppi di turisti, per lo più stranieri, si guardano attorno, molti non alzano nemmeno lo sguardo, passeggiando indifferenti sotto le luminarie che hanno appena iniziato a brillare. Sul corso Vittorio Emanuele tornano le sfere colorate che rappresentano mondi e molecole, mentre la corsa contro il tempo lascia solo un breve tratto di viale ancora semichiuso e privo di decorazioni luminose. «È finita un’epoca», commenta una signora. E l’amica aggiunge: «Salerno è desolata, sporca, in degrado. Queste luci, in un momento storico così difficile, non hanno più significato». Il vento soffia, ma il centro si anima. Si attende di scattare selfie sotto l’albero di Natale che deve ancora essere montato.